L’employment report di maggio è omogeneamente scoppiettante, con sorprese verso l’alto per occupati e salari e un aumento del tasso di disoccupazione legato a una maggior partecipazione. Senza dubbio i dati confermano “ulteriore miglioramento del mercato del lavoro”, condizione richiesta dal FOMC per considerare l’inizio della svolta sui tassi.
I NUMERI SUGLI OCCUPATI
Gli occupati non agricoli aumentano di 280mila, e i dati dei due mesi precedentisono rivisti verso l’alto di +32mila unità. Quindi, l’aumento effettivo a maggio è di 312mila. La dinamica occupazionale positiva è solida e diffusa (settore privato, +262mila, pubblico, +18mila) a tutti i segmenti: manifatturiero, +7mila; costruzioni, +17mila; servizi, +256mila, con incrementi ampi in tutte le categorie
LA BUONA NOTIZIA SULLA DISOCCUPAZIONE
Il tasso di disoccupazione sale a 5,5% da 5,4% di aprile, per un motivo “buono”: la forza lavoro aumenta di 397mila, e il tasso di partecipazione sale a 62,9% da 62,8%. La misura di disoccupazione allargata che include scoraggiati, marginalmente attaccati alla forza lavoro e part-time per motivi economici è stabile a 10,8%. Il tasso di occupazione migliora, a 59,4% da 59,3%, toccando il massimo da giugno 2009.
IL RAPPORTO
In questo employment report non ci sono nei: tutte le informazioni sono positive. I dati di maggio probabilmente non saranno considerati sufficienti dal FOMC per un rialzo dei tassi a giugno, ma alzano la probabilità di una svolta a settembre.