Mentre molti si esercitano in un disfattismo triste e negativo a proposito di Expo, voglio spezzare una lancia per Milano, per Expo e per gli uomini del buon governo che hanno presidiato le istituzioni.
Oggi ci occupiamo di questi ultimi e in particolare del Prefetto di Milano, Tronca.
Sentite cosa questo umile servitore dello Stato ha detto a proposito di Expo:
“Nei mesi preparatori di Expo ho adottato una logica della prevenzione per contrastare le infiltrazioni mafiose. Expo ha rappresentato, da subito, una grande occasione, la più interessante per il malaffare: è stata proprio questa consapevolezza che ci ha spinto ad elaborare nuove idee e nuove pratiche, mettendo in piedi un sistema avanzato e sofisticato. Un sistema che ci ha consentito di estromettere, attraverso 80 interdittive, le aziende infiltrate, negando perentoriamente l’ingresso nei cantieri alla malavita e sottraendo centinaia di milioni di sodalizi mafiosi.
Abbiamo messo in atto una rivoluzione copernicana – ha spiegato Tronca – immaginando, sperimentando e collaudando moderni e chirurgicamente efficienti moduli di azione in tema di appalti e di contrasto alle infiltrazioni malavitose. Il 2 giugno, ha detto ancora Tronca, è sempre stato un giorno di speranza, di consapevolezza, di orgoglio e di memoria.
Nel 100mo anniversario di ingresso dell’Italia nella grande Guerra, che mi piace definire IV guerra di indipendenza, secondo una lettura storicistica ormai sempre più consolidata, e nel 70mo anniversario della Liberazione dall’occupazione nazifascista, questa memoria è più viva che mai e richiama alla mente sofferenze, devastazioni, un esagerato tributo di morte. Perché la storia ci insegna – ha concluso – che dobbiamo restare sempre vigili”.
Milano, le sue istituzioni e gli uomini delle stesse ci rendono orgogliosi di questo paese.
Alberto Brandani