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Il ddl lobby? Non è una priorità del governo

“La 1° commissione del Senato ha delle priorità che sono la riforma del terzo settore per prima, poi la riforma costituzionale e infine il disegno di legge sulle lobby”. A dirlo a Public Policy è stato il sottosegretario alle Riforme Luciano Pizzetti.

Per il momento il sottosegretario ha spiegato che non sono previsti emendamenti né da parte del governo né da parte del relatore, il senatore di Italia lavori in corso (ex M5s) Francesco Campanella: “L’idea – ha spiegato Pizzetti – è quella di non presentare testi alternativi del governo ma di concordare le eventuali modifiche insieme al relatore”. Alla domanda se, dunque, il ddl slittasse a settembre il sottosegretario ha risposto: “Non è detto, dipende da quando la commissione licenzierà i testi”.

Intanto, il termine per la presentazione di emendamenti al ddl è fissato a mercoledì 17 giugno, alle 13.  Tra le modifiche, se ne attendono alcune volte a regolamentare l’attività dei collaboratori parlamentari. A darne notizia una nota dell’Aicp, l’associazione dei collaboratori parlamentari, secondo cui le modifiche puntano ad estendere anche agli assistenti l’incompatibilità prevista dal provvedimento tra l’attività di lobbying e quelle di giornalista, decisore pubblico, amministratore e direttore all’interno di società a partecipazione pubblica totale o di controllo. NAF


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