Intervista al Critico d’Arte Barbara Martusciello che venerdì inizierà un ciclo di Conversazioni (lezioni interattive) sul connubio tra Arte e Cibo.
Abbiamo visto la moda ad Eataly Roma, ed ora approda anche l’Arte. Una fucina di idee il regno del cibo Made in Italy! Ci saranno infatti, per tutti i venerdì sera del mese di Giugno, delle lezioni tenute dal Critico d’Arte Barbara Martusciello sul cibo nelle raffigurazioni artistiche attraverso tutti i secoli. Ho incontrato Barbara per capire l’origine di questo evento e soprattutto perché iscriversi, così la chiacchierata intervista mi ha ulteriormente stimolato alla partecipazione.
Barbara com’è nata questa idea? Da tempo porto avanti una divulgazione attraverso temi a cui l’arte si ispira, o che affronta in maniera abituale, come nel caso del Cibo e del Convivio, quindi del vino e di ogni frutto del lavoro e dell’eccellenza enogastronomica italiana. Questa modalità di portare l’Arte visiva verso il pubblico, che non sempre la conosce bene, grazie a conversazioni apparentemente leggere, sempre avvincenti, che la raccontino in maniera diversa, tematica, sta avendo un buon riscontro e dunque proseguo con più convinzione…
Ci racconti come si svolgeranno queste lezioni? Ci tengo a precisare che si tratta di Conversazioni, dato che sono impostate in maniera meno accademica o cattedratica, insomma, come si dice oggi, orizzontale. Pur avendo il ruolo di divulgatrice, usando proiezioni di immagini di opere d’arte meravigliose, o molto spiazzanti, talvolta, e inframmezzando il racconto con citazioni colte o anche buffe, il pubblico può fare domande come e quando vuole, portare il proprio contributo, una riflessione etc. Lo scambio, la sinergia, sono molto importanti e alla base del pensiero e della cultura umani, nonché dell’arte stessa…
Di cosa parlerai? Oh, i temi sono tanti, avvincenti: di racconterà delle tavolate raffigurate dai grandi artisti, non solo delle Ultime Cene, ma di tante rappresentazioni di genere , popolari, dove il cibo diventa centrale nell’opera sino a farsi evento, happening. Per esempio: quanti sono i quadri che raffigurano tavolate di Re e domestiche, e quali sono i segreti che vi si nascondono? Cosa unisce i giovani di Eduard Manet nella sua celebre Colazione sull’erba del Musèe d’Orsay di Parigi? Quali sono le portate del famoso Pranzo di Claude Monet o come è allestita la famosa Tavola imbandita di Henry Matisse di Atene? Che pane sfornano nell’affresco di Pompei? Quale quello che mangiano i non vedenti di Picasso? Con che vino brindano i Futuristi sotto la pergola? Qual è il senso delle composizioni “culinarie” di Spoerri? Cosa fa incontrare gli ospiti della lunghe tavolata della Beecroft o delle vere cene organizzate da Rirkrit Tiravanija? Ce ne racconteremo delle belle…
Saranno quindi “conversazioni” interattive? Come ti dicevo, sono basate sull’interscambio, sull’ascolto condiviso, come ogni conversazione che si rispetti!
Quale sarà il tema del primo incontro? Parleremo del vino nell’arte nelle raffigurazioni dei celebri artisti e fotografi. Il fil rouge sarà sempre “ARTI VISIVE ED ENOGASTRONOMIA”. La storia del vino nell’arte è lontana nel tempo e ha ispirato anche grandi maestri che, attraverso allegorie, paesaggi, raffigurazioni tra sacro e profano e uso della materia hanno restituito una loro interpretazione della bevanda tanto amata anche dagli dei. Vendemmie e cenacoli, intorpidimento e sregolatezza, festa e convivio, tripudio della natura in tempo di uve mature e scene bucoliche ma anche bottiglie ed etichette sono al centro di molte opere sia figurative che astratte, pittoriche, della scultura, di installazioni, fotografia e video.
Che costo è che durata ha ogni incontro? La durata delle Conversazioni è di quasi due ore, poi si prosegue, se si avrà voglia, assaporando quanto offerto dall’organizzazione: un drink, una degustazione, un assaggio di prodotti tipici. Dal convivio raccontato si passerà a quello reale, da gustare insieme. 15 Euro sono una proposta equa che concilia prezzo e qualità. Ecco, è la qualità che vorremmo far tornare sempre più al centro di ogni accadimento, oggi…
Perché le persone dovrebbero partecipare? Arte e Cibo si accostano da sempre. L’Arte non ha la pretesa di salvare il mondo, né di nutrirlo, ma ingenera la speranza che con la cultura, con nuove narrazioni e con visioni “altre” ed “alte” si possa acquisire quella consapevolezza che, modificando il pensiero, contribuisca a cambiare in meglio il singolo e, da lì, la collettività… Ecco perché si dovrebbe partecipare: per far parte di questa coralità e del cambiamento; inoltre, in tempi di SocialNetwork e virtualità imperante, è bello potersi incontrare con persone affini, fare nuove amicizie in situazioni condivise. Non sussistono molti luoghi d’incontro dove frequentare persone con simili sensibilità e interessi, e qui ne abbiamo uno!
E con questo invito “culturale” ma soprattutto a “conversare”, dialogare e conoscersi su più piani legati da un fil rouge così stimolante quale quello dell’indissolubile tra Arte e Cibo, non mancheremo all’appuntamento da Eataly Roma venerdì. Dove le immagini delle opere, i concetti e le citazioni si susseguiranno in una conversazione che dal coinvolgimento dell’occhio e dei sensi non potrà che concludersi piacevolmente con una degustazione… ad arte!
CONVERSAZIONI AD ARTE CON GUSTO RACCONTANDO CIBI, BEVANDE, NATURE MORTE E TAVOLATE TRATTATI DAI GRANDI ARTISTI INTERNAZIONALI da Eataly Roma, venerdì 5 Giugno primo incontro, Sala Fandango secondo piano, ore 18,15. Prenotazione e prevendita su sito Eataly.