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Le mie figlie vanno in vacanza al mare. Io? Le accompagno

Elisa Favaro - Ninakina - Vacanze

Adoro viaggiare da quando ero piccola, vedere posti nuovi, scoprire nuovi sapori, odori e usanze.

Non mi sono mai fatta prendere dalla paura: accidenti e con un bimbo così piccolo all’estero, in aereo… come faccio? E così Ginevra a 2 mesi ha preso l’aereo e ha “visto” la Grecia per la prima volta (due giorni dopo essere stata in Puglia per una settimana e aver affrontato 16 ore di macchina andata/ritorno) e al compimento dei suoi 2 anni l’unico mezzo che le rimaneva da provare era una motocicletta.

Per Carolina le cose non sono state diverse, ma in quattro le dinamiche si complicano un po’, soprattutto se parliamo del mare, che fa tanto bene ai bambini. Due bambine da incremare, lavare, vestire, e tu di corsa  sembri un disco rotto: non ti allontanare, metti il cappello, vieni a mettere la crema che ti scotti, non andare in acqua che ti prende un’indigestione… E poi vogliamo parlare della quantità di giochi che riesce a portare in spiaggia un solo bambino? (e non parliamo di 2, 3, 4, 5 bambini, sante le vostre mamme): ho visto mamme con la lingua a terra trainare reti grandi come automobili per tutta la spiaggia e poi a pranzo riportarle indietro (sennò qualcuno potrebbe rubarle il tesoro, nella rete ci saranno circa 1.000 euro di utilissimi giochi di plastica)  per poi riportarle al mare alle quattro del pomeriggio e riportarsele a casa la sera alle 18… a fine giornata il rischio di encefalogramma piatto credo sia abbastanza alto. E poi suo/vostro figlio cosa fa? Gioca con secchiello e paletta o magari la magica carriola del bimbo incontrato sul bagnasciuga.

L’anno scorso mi avete fregata: io e mio marito abbiamo caricato e scaricato la macchina quattro volte al giorno, il pallone, le palette, i secchielli, i braccioli, la ciambella, gli asciugamani (e Carolina era una neonata, quest’anno sarei sembrata la signora da encefalogramma piatto di cui sopra).

Ma quest’anno prendiamo l’aereo e abbiamo volutamente scelto pochi bagagli, casa a pochi metri dal mare e un micro secchiello con due palette che, con i cappelli infilati dentro, nella valigia ci può anche entrare. Al mare potremo comprare ancora un gioco o anche due, ma dovranno stare appesi al passeggino, quello che non ci sta non si compra. Perfetto sembrerebbe, no? Ma io già lo so che svaligeremo il market dietro casa e che arriverò in spiaggia avvolta negli asciugamani come un omino michelin, perché la borsa è piena di giochi. Giochi che poi resteranno al mare, non potendo stiparli in valigia, e così potrà divertircisi il bambino inglese che conosceremo al mare, il quale avrà (ovviamente) giocato con i loro giochi tutta la vacanza, mentre loro usavano la sua splendida carriola.

Qui una selezione dei fondamentali per la spiaggia, oggetti a cui proprio non si può dire di no.

Vacanze-mare-ninakina

1. Pacco da due short in cotone, Next: Euro 14,00

2. Telo matrimoniale 100% cotone, perfetto per la spiaggia ma anche come copriletto, copridivano o telo per deliziosi picnic al parco, Ottomania: Euro 32,75

3. Crema solare per bambini 50+ La Roche, confezione 300ml: Euro 16,80

4. Set per la spiaggia versione mini, per i soci Ikea Family solamente: Euro 1,99

5. Cuffietta in cotone fatta a mano, Robe della Robi: Euro 19,00

6. Sandali in tela con suola in gomma, morbidissimi e pratici, Superga: Euro 20,00

7. Costumino bambina fatto a mano, FiruliFirula: Euro 25,00

8. Costume bambino, Boden: Euro 24,00

 

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