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Le signore alla prova del gender

Scampato pericolo! la ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha assicurato che il maxiemendamento, nell’introdurre all’articolo 16 attività extracurricolari per “contrastare la violenza e le discriminazioni di genere”, non apre all’ideologia del gender. ne dubito ma, almeno nell’immediato, non dovrebbe esserci più il rischio che anche da noi vengano vietati gli appellativi: “signore” e “signora”, “studente” e “studentessa”, come accade da qualche mese alla city university di new york che “ha messo al bando anche i già neutri “Mr.” e “Mrs.”. Accademici e membri dello staff dell’ateneo sono invitati a non utilizzare i saluti di genere in corrispondenza con gli studenti-e di utilizzare invece il nome completo di uno studente, in nome dello “sforzo continuo per assicurare un ambiente accogliente e inclusivo di genere”. Perché le donne dovrebbero dire se sono sposate o no? E che ne sarebbe dei trans?“. scampato pericolo, dunque. mi chiedo infatti dove si sarebbe potuta nascondere la ministra per sottrarsi alle ire di coloro che hanno impiegato anni per essere chiamati “signore” e “signora”…


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