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Proprio di decollo del turismo in Sicilia non si può dire

Neanche San Giovanni Decollato ci può per fare decollare il turismo in Sicilia. E pensare che è il settore che va meglio quanto a economia isolana.  Novelli Candido, assessori regionali e politici d’occasione, si spellano le mani e vanno dicendo che il turismo in Sicilia è decollato.  Quando, poi, è proprio il decollo il problema. Provate, se avete il coraggio, a prendere l’aereo per andare in Sicilia. In Sicilia le low cost fanno i prezzi delle compagnie di bandiera. Sul Roma Catania o sul Milano Catania è tutta carne di porco. Col grasso che cola. Sempre tariffa massima. Piccioli su piccioli. Tutto quello che Alitalia ha perso sul Roma Milano, se lo recupera sul Roma Catania con gli interessi. E’ la questione meridionale. E’ prendersi i soldi ad alta velocità dei meridionali che pendolano Nord-Sud.
Andare a Catania da Milano con Easyjet, per non fare nomi, prenotato non più tardi di una settimana prima, costa come andare a Ryiadh. Facciamo come per l’Arabia Saudita allora. Mettiamo che ci vuole il visto per andare in Sicilia che costa 300 Euro. Diciamolo che noi vogliamo che i turisti se ne vadano in Spagna e in Grecia.
Se volete andare in vacanza in Sicilia, dunque, l’unico mezzo di trasporto possibile è l’automobile percorrendo la migliore autostrada italiana: La Salerno Reggio Calabria. Solo chi non viaggia mai può pensare che ci sia dell’ironia in questo. Chi l’auto la prende solo la domenica per andare a prendere i dolci in pasticceria, con il mocassino che fa ancora le righe nere per terra, non sa che la Torino Milano o la vecchia Milano Brescia sono l’orrore dei trasporti. Un cantiere dopo l’altro. Un castigo per chi lavora. Almeno la Salerno-Reggio Calabria non ha questo inconveniente. Quello del lavoro, intendo. Serve solo a chi va a fare la villeggiatura.

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