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A Torino col Papa solo giovani poveri

A Torino viene il Papa e non c’è un torinese che gli si possa mettere accanto quanto a statura, vocazione internazionale e smalto “pop”. Provate a pensare ma l’unica etichetta buona è quella di una Torino di giovani e poveri o forse semplicemente di giovani poveri che si stringe attorno al Papa. Così diranno i giornali domenica. Tant’è.
Per chi però non si volesse arrendere, ecco alcuni personaggi di Torino “papabili”. Sicuramente c’è Lapo. Internazionale, “pop”, forse pure un poco “pup”, lui certo sarebbe “papabile”.
Luciana Littizzetto, ovvio. Certo già a Lione non sanno chi è, però è donna, e sa parlare della realtà. Non a caso ogni dieci parole fa riferimento alle feci.
Altrimenti chi ci mettiamo in una foto col Papa? Ci mettiamo la Christillin? A Reggio Emilia non sanno manco chi è, figuriamoci a Reggio Calabria. “Pop” è pop, però insomma se pure lei ha statura, allora veramente crediamo a Biancaneve.
Chi ci mettiamo dunque? Marchionne?
Inutile si può provare e riprovare a prendere e mettere figurine accanto al Papa, ma alla fine bisogna convenire che con l’avvocato, con Agnelli se ne è andata la centralità di Torino che ormai è ridotta a giovani e poveri. L’ultima foto che conta è quella di Woitila con Agnelli.

Già con Ratzinger la decadenza era evidente. Ratzinger che essendo ancora vivo, quasi non si può dire che sia stato Papa, quando è venuto a Torino, da Papa, una foto ce l’ha con Cota. Ci rendiamo conto? Cota, uno a cui Ratisbona avrà fatto pensare a un virtuosismo fatto col pallone di calcio.


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