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Così Manfredi Borsellino mette una crocetta su Crocetta

Non solo parole, ma un j’accuse in piena regola. Anzi, un siluro diretto contro il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta.

Non lasciano spazio a dubbi ed interpretazioni le parole del fratello dell’ex assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino. Quelle pronunciate da Manfredi Borsellino – nel corso della cerimonia in memoria del magistrato Paolo Borsellino – sono un atto di accusa politico nei confronti del presidente della Regione.

Ecco, le frasi di Manfredi Borsellino pronunciate davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella:

Lucia si è trovata a operare alla guida di uno dei rami più delicati della Regione, ha portato la croce e tante persone possono venire a testimoniarlo, è rimasta assessore fino al 30 giugno perché ama a dismisura il suo lavoro, voleva davvero una sanità libera e felice. E’ rimasta per amore di giustizia, poi non ce l’ha fatta più, non so con quale forza ha tollerato. Per amore della giustizia, per suo padre, per potere spalancare agli inquirenti le porte della sanità dove si annidano mafia e malaffare. Da oltre un anno era consapevole del clima di ostilità e delle offese che le venivano rivolte“.

La lettera di dimissioni con cui mia sorella Lucia ha lasciato l’assessorato ha prodotto il silenzio sordo delle istituzioni, soprattutto regionali. Ma quella lettera dice tutto e andrebbe riletta”. “Intervengo perché non credevo che la figlia prediletta di mio padre, quella con cui lui viveva in simbiosi, avrebbe dovuto vivere un calvario simile a quello di suo padre nella stessa terra che ha poi elevato lui a eroe“.

Non posso entrare, per le mansioni che ricopro [Manfredi è commissario di polizia a Cefalù, ndr] nel merito delle indiscrezioni giornalistiche di questi giorni, che indipendentemente dalle verifiche che verranno fatte sull’attendibilità di determinate circostanze, avranno turbato tutte le persone presenti in quest’aula, ma vi assicuro che non hanno turbato l’interessata, mia sorella Lucia per una semplice ragione: perché da oltre un anno, l’ho vissuto da fratello, era consapevole del clima di ostilità in cui operava, delle offese che le venivano rivolte per adempiere nient’altro che il suo dovere, purtroppo sono corsi e ricorsi storici drammatici“.

Una bella crocetta su Crocetta.


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