Tensioni non troppo celate fra Alitalia e Aeroporti di Roma. Mentre anche oggi lo scalo romano ha dovuto registrare disservizi – a causa questa volta di un black out elettrico – l’incendio divampato ieri nella pineta di Focene vicino le piste, e che ha costretto Alitalia a diverse cancellazioni di voli, ha innescato una polemica tra la compagnia aerea e la società che gestisce lo scalo di Fiumicino.
LA NOTA DI ALITALIA
Tutto nasce da un comunicato stampa diramato dalla compagnia controllata da Etihad: “I danni subiti da Alitalia dalle conseguenze dell’incendio divampato il 7 maggio scorso all’Aeroporto di Fiumicino ammontano a 80 milioni di euro, fino ad oggi”, è l’incipit della nota stampa che ha fatto discutere anche i palazzi della politica. “Alitalia – si legge ancora nel comunicato – è l’unica compagnia aerea ad avere il proprio Hub a Fiumicino. Sono di Alitalia il 50% circa del totale dei voli dell’aeroporto. Alitalia è di gran lunga la compagnia più danneggiata dalle conseguenze dell’incendio”.
IL COMMENTO DI CASSANO
“Abbiamo passato un periodo difficilissimo a causa di un evento che ci ha colpiti profondamente” – ha dichiarato Silvano Cassano, amministratore delegato di Alitalia – In questo periodo abbiamo rinunciato a qualsiasi polemica e ci siamo concentrati interamente sul servizio ai passeggeri, per ridurne i disagi”.
L’ATTACCO AD ADR
“L’aeroporto di Fiumicino non è ancora un’infrastruttura adeguata a fungere da hub di una compagnia con le nostre ambizioni”, ha criticato il capo azienda di Alitalia: “I problemi di Fiumicino nascono da anni e anni di investimenti e pianificazione inadeguati e sono ormai strutturali, auspichiamo meno attenzione alla finanza e più attenzione al mercato e alle esigenze dei passeggeri”. “Se Fiumicino continuerà a puntare su compagnie low cost e servizi mediocri, Alitalia sarà costretta a spostare la sua crescita altrove”.
COSA DICE IL MESSAGGERO
Cassano ha concordato la sortita, e le critiche ad Adr presieduta da Fabrizio Palenzona, tra l’altro vicepresidente di Unicredit come Luca di Montezemolo, con lo stesso Montezemolo che è presidente di Alitalia? Ecco quello che ha scritto oggi il quotidiano il Messaggero: “Cassano, secondo alcune fonti, avrebbe rilasciato queste dichiarazioni senza essersi consultato con il presidente Montezemolo”. Persone vicine al vertice Alitalia riferiscono, invece, che Montezemolo e Cassano si sono sentiti prima di diramare il comunicato stampa.
LA DIATRIBA SUI DANNI
Alitalia ha completato un primo consuntivo dei danni subiti per la cancellazione di migliaia di voli e per un’infinità di problemi operativi che hanno messo in luce la fragilità dell’infrastruttura aeroportuale nel suo complesso. Tale consuntivo provvisorio ammonta a 80 milioni di euro. Alitalia è determinata a ottenere il risarcimento dei danni subiti, ha rimarcato la compagnia. Scrive il Corriere della Sera: “Basso profilo sugli 80 milioni che Adr, «non intende commentare» ma che in realtà vengono ritenuti una valutazione visionaria. Lo scorso 20 luglio un portavoce di Generali, il principale assicuratore di Aeroporti di Roma, aveva riferito all’agenzia di stampa Reuters, che nella peggiore delle ipotesi non si supererebbero i 20 milioni”.
CHE COSA DICE ADR
I danni presumibilmente saranno chiesti ad Adr, “che però respinge le accuse al mittente”, scrive Roberto Giovannini de La Stampa: ”La società controllata da Atlantia (ex Autostrade) afferma di essere impegnata a realizzare un piano di ristrutturazione da 11 miliardi partito nel 2013, con 170 milioni spesi nel 2014 e 370 quest’anno. Ancora, Adr dice che nonostante l’incendio del 7 maggio scorso, negli ultimi tre mesi il traffico degli aeroporti romani è cresciuto del 5,6%: e ora che tutti i moli di Fiumicino sono operativi il traffico è regolare e in aumento, con punte giornaliere di oltre 140mila passeggeri”.
L’OFFENSIVA DI RYANAIR
Il recente rapporto Enac ha svelato che nel 2014 Ryanair ha sorpassato Alitalia per numero di passeggeri. Nella graduatoria dei vettori operanti in Italia Ryanair è al primo posto con 26,119 milioni di passeggeri, seguita da Alitalia (23,375 milioni) e easyJet (13,364 milioni). Per quanto riguarda gli scali, Fiumicino si conferma il primo aeroporto del Paese, con una crescita del 6,54% dei passeggeri a 38,2 milioni, seguito da Malpensa (+5% a 18,6 milioni) e Linate (+0,01% a 8,9 milioni).
IL NODO DELLE LOW COST
Quanto all’eccessiva presenza a Roma delle compagnie low cost, come Easyjet e Ryanair, fonti della società di gestione di Fiumicino e Ciampino – si legge sul quotidiano La Stampa – “fanno osservare che i casi sono due: o Alitalia assicura un numero congruo di voli e di passeggeri alternativi, oppure Adr non può che far di tutto per tenersi stretti i milioni di passeggeri ogni anno garantiti dalle low cost”. Secondo alcuni addetti ai lavori, citati anche dal Messaggero, “è possibile che Alitalia stia cercando di utilizzare il caso Fiumicino per mascherare alcune sue serie difficoltà operative e gestionali”, scrive Giovannini del quotidiano torinese.
La guerra di nervi e rumors continua.