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Lo sapete che in Grecia impazza lo shopping di lusso?

Le banche greche sono chiuse da due settimane e dai bancomat si possono prelevare soltanto 60 euro al giorno. Negli scaffali dei supermercati cominciano a scarseggiare i prodotti di prima necessità e quel poco che si trova ha registrato un rincaro del 35% del prezzo, mentre le farmacie sono sempre più vuote. Cosa fare? Comprare una borsa Chanel o Gucci o Prada o Vuitton (nella foto la boutique a Mykonos).

Mentre il Parlamento greco approva un accordo che prevede un periodo di dura austerità, in Grecia è shopping sfrenato. Tutti vogliono usare le carte di credito al limite massimo consentito. Il boom di acquisti di lusso in questi giorni non è frutto della pazzia collettiva. Ha un semplice ragionamento economico: i soldi in banca sono bloccati, bisogna cercare il modo di farli uscire e gli investimenti in prodotti di lusso sono un buon affare. Accessori firmati, scarpe e prodotti tecnologici come i MacBooks Pro sono tra i preferiti dei greci in questi giorni di incertezza.

Secondo un’analisi della London School of Economics questo fenomeno è assolutamente normale. Quando c’è il rischio di una svalutazione della moneta e un futuro di iperinflazione – come quello che si prevede se la Grecia abbandona l’euro -, la gente vuole beni che non perdano valore nel tempo, come auto, opere d’arte e articoli di lusso. E’ una forma di risparmio non dissennato, spiega a S Moda Silvana Tenreyro, professoressa della London School of Economics. Questo boom di acquisti capita speso in Argentina, dove il default è sempre alle porte. Ora, grazie ai siti di rivendita, il bene di lusso è molto facile da reinserire sul mercato, anche usato.

L’analista però non consiglia questa formula di investimento perché oggi la richiesta e valutazione degli articoli di lusso è molto elevata e non sono completamente immuni dalla speculazione. Basta ricordare la crisi dei tulipani in Olanda nel 1637: i tulipani erano un articolo di lusso, ma la bolla speculativa (come nel caso delle case) fece precipitare il prezzo. E molte famiglie si sono impoverite, con fiori appassiti che non hanno potuto vendere.



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