“Noi, Ato Città di Milano, MM spa e Utilitalia, sentiamo la necessità di contribuire e sottoscrivere la Carta di Milano, perché crediamo che fornire acqua pulita e sicura sia una sfida possibile per la nostra generazione e vogliamo assumere impegni chiari in tal senso”. Questo è quanto si legge nell’incipit del documento firmato ieri a Milano da Cristina Arduini (Vice Presidente dell’Ufficio d’Ambito Territoriale Ottimale della Città di Milano), Davide Corritore (Presidente di Metropolitana Milanese spa) e Maurizio D’Ascenzi (Vice Presidente di Utilitalia), allegato alla Carta di Milano, uno dei simboli più significativi di Expo Milano 2015.
Fino a una ventina di anni fa, veniva insegnato ai bambini che frequentavano la scuola elementare che l’acqua, insieme all’aria e alla terra, era uno dei beni illimitati del nostro Pianeta. Non era una bugia, lo si credeva davvero. Con il passare del tempo, la crescita della popolazione – oggi assestata intorno ai 6 miliardi di persone ma si prevede che nel 2050 lieviterà a 9 miliardi – i cambiamenti climatici, la crescente domanda di energia e, perché no, anche la cattiva gestione delle risorse, si è compreso che anche l’acqua potrebbe “finire”.
LA FIRMA
Per questo motivo il comune di Milano e alcuni enti responsabili del settore idrico hanno deciso di assumere un impegno: garantire l’utilizzo di acqua pulita e sicura per tutti. Il documento che sarà allegato alla Carta di Milano è stato firmato da Ato Milano, MM spa e Utilitalia a Palazzo Marino alla presenza di Pierfrancesco Maran (Assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua Pubblica, Energia del Comune di Milano), Massimo Tarantino (Segretario Generale Fondazione Feltrinelli), Marisa Abbondanzieri (Presidente Associazione Nazionale Autorità ed enti di ambito) e infine di Giuseppe Sala (Commissario unico di Expo 2015) in video collegamento.
IL PENSIERO DI MARAN
“Per arrivare a garantire a tutti un diritto umano fondamentale come l’acqua è importante partire dalle basi, dalla consapevolezza di quali siano gli atteggiamenti più responsabili da mettere in atto quando si tratta di un bene così prezioso”, ha spiegato l’assessore Maran che prosegue. “E’ proprio questo l’obiettivo primario del Contributo alla Carta di Milano, promosso da MM, Ato Milano e Utilitalia”. Poi Maran vanta giustamente la qualità dell’acqua di Milano: “L’acqua della nostra città, certificata dal marchio Milano Blu, deve essere un ulteriore sprone per accompagnare i cittadini verso questo percorso di conoscenza”.
I PROGETTI DI MM
Non è certo la prima volta che l’acqua viene posta al centro di una campagna di sensibilizzazione per evitare sprechi e cattivi utilizzi. Ma solo nelle case degli italiani l’acqua viene mal gestita? Niente affatto, e Davide Corritore, presidente di MM spa ha infatti spiegato: “Noi gestori italiani operanti in ambito idrico dobbiamo farci carico della scarsità di questa risorsa nel mondo. Dobbiamo sempre più prendere coscienza di questo tema così centrale per il futuro del pianeta e renderlo un nostro problema. Di tutti, nessun escluso”.
LE IDEE DI CORRITORE
Tra le soluzioni possibili, ideate da Corritore c’è “la realizzazione di una rete – un autentico hub – di cooperazione che metta in condivisione le soluzioni tecnologiche più utili a favore di quei territori che vivono ogni giorno le difficoltà legate alla scarsità della risorsa idrica”. Vi ricordate quando abbiamo parlato dell’utilizzo dei droni per la salvaguardia dell’ambiente? Anche strumenti di alta tecnologia infatti possono aiutarci a ideare una migliore allocazione delle risorse finalizzata alla pubblica utilità.
GLI OBIETTIVI DELL’EXPO
Sulla scia dell’Esposizione Universale, Milano quindi mette in primo piano (più di quanto già non lo facesse prima) i bisogni primari dell’ambiente. Se Expo 2015 ha dato una grossa spinta in tal senso, è doveroso fare riferimento anche all’Encliclica di Papa Francesco “Laudato sii” che definisce in termini inequivocabili la forte connessione tra fede e realtà, schierando tra le fila dei “green people” anche e soprattutto i cattolici del mondo intero. A proposito di Expo 2015, la dottoressa Arduini ha infine aggiunto che l’adesione alla Carta di Milano è senza alcuna riserva “per rendere la vita migliore alle generazioni future” ha detto. L’obiettivo è quello di riuscire a rendere Milano come volto-simbolo della salvaguardia del pianeta. “Saremmo felici che alla discussione dell’Onu di settembre sugli obiettivi del millennio venisse inserito anche il lavoro fatto a Milano in questi mesi. Vogliamo soprattutto che la nostra città, nata nell’acqua, riscopra e rifaccia propri i valori di cooperazione e di gestione integrata della risorsa acqua e che li diffonda nel mondo tramite il nostro contributo” ha concluso.