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HyperFair, tutti gli obiettivi della start-up made in Italy

Padiglioni e stand da visitare direttamente dall’ufficio o da casa, utilizzando un computer e una connessione Internet: le fiere virtuali sono da qualche anno la grande novità delle esposizioni di moda, arte, commercio e industria, che le tecnologie del 3D e della realtà immersiva rendono interattive e multimediali. Per il pubblico si apre la possibilità di selezionare più facilmente i prodotti o le aziende che interessano, mentre agli espositori si offre l’opportunità di attrarre una platea potenzialmente globale e moltiplicare le visite; per tutti si abbattono drasticamente i costi. La piattaforma fieristica online 3D immersiva più avanzata al mondo è offerta oggi dall’italoamericana HyperFair, azienda nata a Lecco come Internet start-up insediata presso l’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano, poi incubata nella Silicon Valley e trasferitasi a San Francisco per conquistare la platea mondiale.

LA PIU’ GRANDE FIERA VIRTUALE AL MONDO

E il salto l’ha sicuramente fatto. Cresciuta anche grazie a investitori del peso di New Enterprise Associates (NEA) – il più grande fondo di venture capital al mondo – Atlante Ventures (gruppo Intesa Sanpaolo) e Como Venture, la società fondata da Marco Campanari e Massimiliano Bonfanti ha appena siglato una partnership con Sustainopolis. Si tratta dell’azienda belga organizzatrice delle prossime 5 edizioni di BaseEUcities, la più importante fiera europea nel settore Smart Cities sostenibili: HyperFair, con la sua piattaforma web che consente di organizzare fiere, eventi aziendali e convegni in un ambiente 3D, si occuperà di realizzare la parte virtuale dell’evento.

La fiera si tiene dal 27 al 29 ottobre 2015: saranno coinvolte oltre 100 città europee che esporranno i rispettivi modelli di sviluppo sostenibile, per spettatori sia presenti fisicamente (a Bruxelles) che collegati virtualmente. Sarà realizzato così il più grande evento fieristico virtuale 3D immersivo di sempre, estendendo a un’audience globale la portata dell’evento e offrendo sia un’anticipazione dell’evento di ottobre, sia un post-show. Il tutto con tecnologia Made in Italy.

SOLO CERVELLI ITALIANI

Infatti, anche se Hyperfair ha sede a San Francisco, il centro di R&D, con i “cervelli” dello sviluppo software, resta a Lecco. “Abbiamo mantenuto la sede lecchese come centro di ricerca e sviluppo perché la nostra tecnologia è tutta sviluppata in Italia da ingegneri italiani, che sono i migliori”, sottolinea il Ceo Marco Campanari. “Ma abbiamo bisogno della sede in America per mondializzare il business. La Silicon Valley, per il settore Ict, è l’ombelico del mondo, con un formidabile potenziale moltiplicatore”.

COME FUNZIONA LA FIERA VIRTUALE

Il progetto, pienamente inserito nel trend della realtà virtuale e del software-as-a-service (SaaS), si fonda su una piattaforma che in questo momento è l’unica al mondo a garantire un’esperienza 3D e multiutenza, cloud-oriented e quindi capace di ospitare anche migliaia di persone in contemporanea. E’ anche browser-based, cioè si naviga con il browser: non si devono installare altri software, basta avere un Pc e una connessione Internet. Ed è, al tempo stesso, uno strumento di Marketing automation che facilita la generazione di contatti qualificati.

“La piattaforma di HyperFair genera ambienti virtuali per eventi in cui avatar che rappresentano gli utenti online si muovono virtualmente nella fiera camminando o teletrasportandosi”, spiega Campanari, “visitando stand, interagendo fra di loro, chattando e videocomunicando con gli avatar degli espositori, visionando cataloghi, foto, cartelloni, filmati, esaminando e ‘manipolando’ prodotti 3D”.

Non mancano gli strumenti di business social networking: la piattaforma non solo è integrata con i social media, ma è social in sé. Inoltre Hyperfair offre ambienti virtuali 3D permanenti, che restano online 365 giorni all’anno e che permettono di realizzare dei veri e propri “hub virtuali” di settori industriali o di servizi, distretti produttivi o di community.

COME SI GUADAGNA

Il cliente di HyperFair è l’organizzatore di eventi, di cui HyperFair diventa partner tecnologico e cui offre uno strumento “chiavi in mano” che gli permette anche di genere nuovi canali di entrate. Il settore delle fiere virtuali ha infatti delle sue peculiari fonti di guadagno: non solo sponsorship e tariffe degli espositori ma anche banner pubblicitari online e – soprattutto – dati e analytics raccolte.

Il mercato va verso un’ottica, più che di sostituzione, di complemento degli eventi fisici, con una formula ibrida in cui le fiere online affiancano e prolungano l’esperienza delle fiere reali, come accadrà proprio a Bruxelles con BaseEUcities.

ANCHE PER LE PMI

In fiere fisiche spesso affollate e dove può diventare difficile per gli espositori attrarre l’attenzione del pubblico, le fiere virtuali rappresentano un’opportunità di farsi notare e di moltiplicare la generazione di lead qualificati, sottolineava lo studio di Market Research Media, “Virtual conference & trade show market Forecast 2013-2018”. Il valore previsto (su scala globale) è di 18,6 miliardi di dollari nei cinque anni analizzati, con un tasso di crescita del 56%.

Più di recente il Guardian ha sottolineato come la formula “virtuale” sia conveniente anche e soprattutto per le Pmi, perché rende meno costoso partecipare e più facile raggiungere i clienti internazionali. Lo studio britannico ha citato proprio il caso della “italiana” Hyperfair indicando come la partecipazione a fiere virtuali possa diventare un motore crescita per le piccole e medie imprese.

L’idea da cui è partita HyperFair è proprio quella di rendere l’esposizione dei prodotti di un’azienda meno complicata e più efficiente, permettendo anche di abbattere il costo per lead e di aprire nuovi fonti di guadagno – un’esigenza che Campanari e Bonfanti hanno raccolto girando per le fiere fisiche di mezzo mondo e individuando quegli elementi che una tecnologia 3D avrebbe potuto migliorare a tutto vantaggio del business degli espositori.



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