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I prezzi delle case scendono ancora rispetto al 2014

I prezzi delle case continuano a scendere, generando una perdita dello 0.7% nel primo trimestre del 2015 e del 3.4% in meno rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo dello scorso anno. La crisi del mercato immobiliare è strettamente connessa alle rigide procedure di analisi adottate dalle banche, che avrebbero penalizzato soprattutto le giovani coppie e i single. Per coloro che invece riceveranno il via libera dalle banche si profila la lunga fase di valutazione e scelta delle proposte mutuo. In questi casi meglio valutare le diverse proposte del mercato, ad esempio informandosi su Cariparma e le sue soluzioni, o su Barclays e tutti gli altri operatori del settore, cercando di prestare attenzione soprattutto ai costi e alle condizioni proposte.

Prezzi delle case in discesa: le origini del fenomeno

Il crollo dei prezzi delle case manifesta i primi segnali già nel 2010, quando la contrazione del mercato del mattone raggiunge valori del -13.7%, e prosegue con maggiore intensità anche negli anni successivi. Secondo i recenti dati Istat, l’emorragia del mercato immobiliare ha esteso i suoi effetti su tutto il mercato, colpendo sia sugli edifici già esistenti sia su quelli di nuova costruzione e generando delle perdite comprese tra il 2 e il 4%.

Il calo registrato nel primo trimestre del 2015 sarebbe il quattordicesimo calo congiunturale consecutivo. Secondo i dati diffusi dall’istituto di statistica, questa ultima contrazione del mercato registra per la prima volta un calo maggiore dei prezzi delle case di nuova costruzione (-1%), rispetto ai prezzi delle abitazioni già esistenti (-0.5%).

Le cause del fenomeno

Secondo gli analisti il calo dei prezzi del mercato sarebbe una naturale conseguenza del ristretto numero di mutui concessi dalle banche. L’utilizzo di procedure di analisi molte rigide e la richiesta di solide garanzie avrebbero generato una forte contrazione delle erogazioni concesse negli ultimi anni. Un gap profondo che neanche la lieve ripresa del mercato creditizio registrata nell’ultimo periodo è riuscita a colmare.

Le giovani coppie, i single e tutti i soggetti non dotati delle garanzie richieste dalle sono quindi i bersagli di questa rigida selezione del mercato creditizio. Un fenomeno che ha provocato le immediate reazioni delle associazioni dei consumatori, che chiedono adesso maggiori opportunità per i risparmiatori e l’adozione di procedure più flessibili e meno restrittive.



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