Dopo un 2014 a -1,4%, il ‘turning point’ per il mercato italiano del beauty avverrà quest’anno con il ritorno al segno più (+0,3%). Una lieve crescita dei consumi che, però, rompe con il ciclo negativo degli ultimi anni, e porterà il valore del mercato a oltre 9.400 milioni di euro. Una previsione che, secondo la rilevazione congiunturale del Centro Studi di Cosmetica Italia, rimane comunque condizionata dal calo del canale profumeria (-1%), che rallenta la sua velocità di caduta rispetto all’anno scorso, e dal valore negativo dei canali professionali (acconciatori a -2,4% ed estetiste a -3,5%). Per contro, cresceranno gli acquisti nelle erboristerie (+2,9%), nelle farmacie (+1,5%), a domicilio e per corrispondenza (+2,5%), e nella grande distribuzione (+0,7%). In quest’ultimo canale si rileva la forbice tra le grandi superfici tradizionali (ipermercati e supermercati), che calano del 4%, e i self service drug che hanno registrato incrementi superiori al 6%, anche grazie alle nuove aperture sul territorio italiano. In crescita anche il fatturato del comparto industriale cosmetico: nel 2014 segnava +0,8% e quest’anno chiuderà con +3% a 9.635 milioni di euro, con un aumento dell’export dell’8% a 3.600 milioni di euro.
Il 2015 è l’anno della ‘svolta’ nei consumi in Italia del beauty
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