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L’Italia e la raccolta differenziata. Numeri e obiettivi

E’ stato presentato due giorni fa a Milano il XX Rapporto Annuale di Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) sulla raccolta differenziata di carta e cartone nel 2014 e i risultati tornano a far ben sperare. Tornano perché negli ultimi cinque anni – a causa della crisi economica e della conseguente riduzione dei consumi – la raccolta si era mantenuta stabile. Nel 2014 invece è stata registrata finalmente una crescita del 4 per cento rispetto all’anno precedente. Per intenderci, la raccolta comunale ha superato i 3.1 milioni di tonnellate, 120 mila tonnellate in più rispetto al 2013. Il dato complessivo è indice di una ripartenza del marchingegno della differenziata, la cui utilità è ormai insindacabile.

Se quel più 4 per cento, in termini generali, regala un sorriso, a inorgoglire particolarmente Comieco, che festeggia quest’anno il suo trentesimo compleanno, sono i dati delle tre macroregioni italiane. A fare da traino, inaspettatamente, ci pensa il Sud con un più 10.6 rispetto al passato. Contro ogni previsione i numeri della Campania (+29.700 tonnellate) sono sorprendenti. Decresce invece la Sicilia (-7.1 per cento). Il centro sfodera un più 4.7 per cento: molto bene il Lazio (+9.9 per cento), un po’ meno l’Umbria (-1.6 per cento) e la Toscana (-0.5 per cento). Per il nord un mesto più 1.6 per cento, con la Liguria in gran spolvero (+6.7 per cento) e il Piemonte in controtendenza (-5.1 per cento). L’incremento registrato lungo tutto lo stivale proviene da entrambi i circuiti, sia le famiglie (+5 per cento) sia le attività commerciali (+3 per cento). In sostanza, ogni italiano raccoglie in media 52 chilogrammi all’anno di carta e cartone. La regione più proficua da questo punto vista è il Trentino Alto Adige con 83.1 chilogrammi per abitante. Il recupero ha subito un incremento di circa 10 volte rispetto al 1985.

I numeri quindi parlano chiaro: Centro e Nord si sono ormai assestati su livelli ottimi, anche nel Meridione qualcosa si muove nella direzione giusta. A rallentare il processo al Sud sono i tempi burocratici ma, grazie a numerosi investimenti in tal senso, la situazione si sta evolvendo. Bari è una delle città esempio. Potenziando la raccolta “porta a porta” e garantendo la puntualità nel ritiro, il capoluogo pugliese supera la quota di 60 chilogrammi per abitante nella raccolta di carta e cartone. Il presidente di Comieco Ignazio Capuano ha detto: “Dalla sua costituzione in Consorzio, nel 1998 a seguito del Decreto Ronchi, Comieco ha trasferito ai Comuni in convenzione oltre un miliardo di euro in corrispettivi (quasi 95 milioni di euro solo nel 2014). Inoltre, insieme all’Anci, nel 2014 abbiamo reso operativo un bando da 1.7 milioni di euro che ha consentito di sostenere finanziariamente 89 comuni medio-piccoli (sotto i 100 mila abitanti, ndr) con necessità di sviluppare o ottimizzare la raccolta differenziata”. In alcuni casi sono stati attivati nuovi circuiti per avviare la raccolta, in altri sono state potenziate le strutture, in altri ancora è stato offerto agli addetti ai lavori una sorta di coordinamento delle attività.

E per il 2015? L’obiettivo è continuare a crescere e fare meglio. Soprattutto per migliorare la qualità del macero. Nel 2014 infatti il riciclo degli imballaggi si è collocato all’80 per cento, l’utilizzo di carta per il riciclo da parte delle cartiere è sempre al 4.7 milioni di tonnellate e l’export a 1.7 milioni di tonnellate. A tal proposito, Carlo Montalbietti, direttore generale di Comieco, precisa: “Abbiamo deciso di replicare il bando con l’Anci con uno stanziamento di altri 2 milioni di euro (per i comuni medio piccoli, ndr) e abbiamo inoltre messo a punto un vero e proprio Piano per il Sud, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, con una dotazione economica di altri 7 milioni di euro per aiutare i Comuni on deficit di raccolta”.

Un focus particolare merita inoltre la città di Milano che nella raccolta di carta e cartone ha raggiunto il prestigioso traguardo di prima città d’Europa (con più di un milione di abitanti), pari merito con Vienna. Il capoluogo meneghino si accinge ora a sostenere una nuova sfida, quella della raccolta nei mercati. “Insieme ad Amsa stiamo sviluppando un progetto pilota per sperimentare un sistema di raccolto efficace” ha concluso il Presidente Capuano.


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