Il “piccolo Zuckerberg” italiano cresce. E si lancia sul mercato internazionale. Matteo Achilli, il giovane start-upper che ha fondato Egomnia.com, il primo social network italiano per far incontrare domanda e offerta di lavoro, ha aperto la versione internazionale. “Lo scopo è quello di aiutare i giovani di tutto il mondo a trovare lavoro secondo criteri meritocratici e di piena trasparenza”, dichiara Matteo Achilli.
COME FUNZIONA
L’algoritmo di Egomnia attribuisce un punteggio ai CV degli iscritti in base alle competenze (corsi, master e specializzazioni, conoscenza delle lingue, esperienze di lavoro, ecc.). Le aziende che usano il servizio per cercare talenti da assumere possono così non solo facilmente trovare le competenze richieste, ma i risultati della ricerca appaiono in una classifica che mette in cima i CV con punteggio più alto e poi, via via a scendere, gli altri.
ALGORITMI E TRADUZIONI ISTANTANEE
Matteo Achilli spiega che negli ultimi mesi Egomnia si è trasformata in uno strumento per HR più complesso e sofisticato, grazie a un lavoro di sviluppo del software. Ora infatti, con l’apertura internazionale, le aziende possono effettuare la ricerca nella loro lingua madre e ricevere i risultati direttamente tradotti dal software, anche se il sistema “pesca” tra CV che sono scritti in lingue diverse e in base a sistemi universitari diversi. Gli algoritmi di Egomnia, per esempio, sanno già che la laurea triennale italiana corrisponde negli Usa al Bachelor’s, e la specialistica al Master’s, e un’azienda italiana che cerca tra tutti i profili si ritroverà competenze e percorsi di studio già sistemati nella nostra lingua e riadattati al sistema universitario italiano. Lo stesso accade per un’azienda in Uk che riceve i CV di italiani e così via per le altre nazioni.
Questo è possibile anche perché i CV vengono inseriti (gratuitamente per chi cerca lavoro) usando un form predefinito proposto dal sito di Egomnia: in pratica tutti i CV di Egomnia formalmente si assomigliano. Cambiano ovviamente le specifiche competenze e esperienze di ogni candidato.
“Con questa versione di Egomnia abbiamo creato una tecnologia che valorizza i nostri algoritmi e agevola la ricerca dei candidati da parte delle aziende di tutto il mondo”, spiega Achilli. “Ogni qualifica inserita all’interno di Egomnia è tradotta in sette lingue (italiano, inglese, spagnolo, portoghese, tedesco, francese e cinese) e questo permette di ricercare nella propria lingua candidati da tutto il mondo che hanno CV scritti in lingue diverse e compararli senza alcuna difficoltà in pochi decimi di secondo grazie ai punteggi che il sistema attribuisce. Tutto questo grazie all’enorme attività di Data Entry e di comparazione dei sistemi accademici di tutto il mondo svolta dal team in quest’ultimo anno di attività”.
UN PO’ DI STORIA
Matteo Achilli, 23enne romano studente all’Università Bocconi, ha fondato Egomnia quando aveva diciannove anni. Egomnia nasce dopo un anno di duro lavoro insieme ad alcuni amici e un investimento di 10mila euro. Nel primo primo giorno di attività il portale supera imprevedibilmente i 1.000 iscritti, 20 aziende aderiscono e il server riceve 10 attacchi informatici, tutti respinti al mittente dagli increduli giovani fondatori. Passano soli 30 giorni ed il sito raggiunge quota 15mila iscritti e supera le 100 aziende aderenti. A pochi mesi di distanza, il sito tocca la cifra record di 200mila iscritti, 630 sono le aziende che hanno inaugurato una propria vetrina virtuale e il fatturato tocca i cinque zeri. A fine 2014 viene rilasciata la nuova versione del sito, con algoritmi ancora più potenti, e viene realizzato il primo spot aziendale.
PARTNER INTERNAZIONALI
Terminato il lancio italiano, Matteo non si è fermato: ha ulteriormente sviluppato l’algoritmo e puntato all’espansione internazionale. Nella nuova missione è riuscito ad attrarre anche alcuni partner come Vodafone Italia, Assicurazioni Generali, Microsoft Italia e il World Economic Forum.
Il WEF, in particolare, è anche il primo cliente internazionale, perché affiancherà l’uso di Egomnia per passare al vaglio i CV che riceve ogni anno (circa 27.000) ad altri strumenti preesistenti (sistemi Oracle e LinkedIn). Il WEF sta testando l’uso di Egomnia per valutare tutte le candidature che riceve, non solo dei CV inseriti sul portale di Egomonia.
Da parte sua Microsoft ha inserito Egomnia nel suo programma BizSpark Plus che premia le start-up più promettenti offrendo loro un budget per l’uso del cloud di Microsoft (Azure). Per Matteo Achilli è stata un’occasione d’oro: ora che il database si sta enormemente allargando, i server usati al lancio di Egomnia non bastano più e la gestione dei dati è passata più efficacemente sul cloud. Al tempo stesso Microsoft è diventata cliente di Egomnia, come pure Vodafone e Assicurazioni Generali: le tre aziende usano il portale di Achilli per cercare giovani talenti.
LA PRIMA ESCLUSIVA
E’ proprio sui servizi alle aziende che si basa il business model di Egomnia: le aziende pagano per visionare i CV e condurre campagne di marketing. Oggi ci sono circa 1.000 aziende iscritte al portale, di cui una quindicina ha il contratto Gold, un abbonamento annuale per l’uso avanzato della piattaforma. Aziende come Vodafone, Microsoft e Assicurazioni Generali hanno pubblicato annunci per attrarre candidature a qualcuna ha avviato massive campagne d’assunzione, come lo United Nations Laboratory che cerca 150 giovani e ha siglato con Egomnia una collaborazione esclusiva.
MAXI EVENTO E VIDEO
La nuova versione di Egomnia è stata presentata con un evento al Vodafone Village di Milano il 15 aprile scorso, quando il sito internazionale è andato live con una versione beta, accessibile in Italia e a 10mila persone in tutto il mondo. Da oggi la fase beta è terminata e tutti i 100mila iscritti alla newsletter internazionale di Egomnia hanno ricevuto la notifica di invito ad accedere alla piattaforma e a condividerla con i loro amici.
A sostenere il lancio internazionale vi è uno spot commerciale che vede protagonista lo stesso fondatore Matteo Achilli, che promuove l’importanza sociale della generazione dei Millennials con l’hashtag #YoungPowerEgomnia e al motto di “We welcome young talent”.
La storia di Egomnia si può ripercorrere anche in un cartone animato che non manca di far cenno a qualche critica ricevuta da commentatori poco convinti dalle dichiarazioni e dai successi del giovane start-upper romano. “Non mi sostiene nessuna lobby, la mia società è cresciuta grazie a Internet e capacità di fare networking”, replica Achilli.
L’anno scorso la Bbc lo ha inserito nella sezione MyBusiness e nel video The Next Billionaire chiamandolo “Zuckerberg dell’Italia”; quest’anno Matteo Achilli si è fatto notare in altri Paesi ed è anche il Globo a salutare “lo Zuckerberg italiano” che lancia il “rival turbinado do LinkedIn no Brasil”.