Spesso quando chiediamo un prestito personale alla banca commettiamo alcuni errori che fanno sì che la nostra richiesta venga respinta. Magari per la fretta, magari perché semplicemente non pensiamo che il nostro comportamento influisca sull’esito della domanda. Ecco quindi che, dopo aver posto i vari prestiti personali a confronto grazie al comparatore SuperMoney o altri strumenti simili e aver individuato la soluzione su misura per te, dovrai prestare molta attenzione a non commettere questi 5 errori.
Chiedere un prestito personale a più banche contemporaneamente
A volte la necessità gioca brutti scherzi e ci porta a credere di avere più possibilità di successo presentando richiesta di prestito a più banche contemporaneamente. Nulla di più sbagliato. In realtà se fai così le tue probabilità di ottenere il finanziamento diminuiscono drasticamente.
Banche ed istituti di credito sono infatti collegati tutti ad un unico database: se hai presentato la stessa richiesta a più istituti, questi lo sapranno ed è molto probabile che decideranno di non soddisfare la tua richiesta.
Chiedere un prestito a più banche contemporaneamente è infatti indice di una situazione economica difficile, motivo per cui l’istituto potrebbe mettere in dubbio la tua capacità di restituire poi il debito. E se il rischio di mancato pagamento è alto, la banca non ci penserà nemmeno ad esporsi e, magari, perdere dei soldi.
Chiedere un prestito personale per pagare altri finanziamenti
Se hai già altri finanziamenti in corso e vuoi riunirli tutti in un’unica rata mensile, magari più sostenibile, i prestiti personali non sono il prodotto giusto per te. In questi casi meglio optare per un prestito per il consolidamento debiti, studiato apposta per questa specifica necessità. Difficilmente una banca ti concederebbe un altro prestito personale se già stai faticando a pagarne un altro.
Riprovare troppo presto in caso di rifiuto
Di norma, se ti viene rifiutata una richiesta di prestito personale dovresti aspettare almeno 30-40 giorni prima di presentarne una nuova. Durante questo periodo, indipendentemente dal motivo del rifiuto, la tua richiesta rimane visibile nella banca dati comune a tutti gli istituti di credito.
Se decidi di presentare una nuova domanda prima che siano trascorsi almeno 30 giorni è molto probabile che la richiesta ti verrà respinta d’ufficio. Meglio avere un po’ di pazienza, quindi.
Non chiedere la liberatoria alla banca
Ogni volta che una richiesta di prestito personale ti viene rifiutata devi farti rilasciare dalla banca la liberatoria, ovvero un documento che certifichi che il tuo finanziamento non è più in stato di “richiesta”, ma piuttosto “rifiutato” o “respinto”.
In caso contrario, le successive richieste potrebbero venirti respinte d’ufficio proprio perché figura che ne hai già altre in corso. È importante quindi assicurarti che per ogni domanda di prestito ti venga rilasciata la liberatoria, anche per quelle passate.
E se non ricordo tutte le banche a cui ho chiesto prestiti in passato? Semplice, ti basta richiedere al CRIF la lista delle domande di finanziamento a tuo nome, un documento che l’ente ha l’obbligo di fornire su richiesta.
Chiedere aiuto al garante sbagliato
Spesso, a chi non ha un reddito elevato, le banche pongono come condizione all’erogazione del finanziamento la firma di un Garante. Questi è una persona che si impegna a rimborsare il debito al tuo posto nel caso in cui tu non ne fossi più in grado.
Attenzione però! Anche il Garante deve avere determinati requisiti, altrimenti non ti servirà a nulla. In particolare deve avere una buona storia creditizia, cioè non deve essere segnalato come cattivo pagatore. E i mezzi necessari a ripagare il tuo debito, se ciò si rendesse necessario. Meglio anche se al momento non ha già altri finanziamenti in corso.