La crisi greca lascia Bruxelles e torna ad Atene. L’accordo raggiunto ieri fra Grecia e creditori richiede una serie di azioni estremamente difficili da attuare da parte del parlamento greco e metterà il focus sulla fragilità del governo Tsipras. L’agenda è fitta e irta di ostacoli da superare nel giro di pochi giorni e richiederà un aggiustamento politico profondo.
Entro mercoledì 15 il parlamento greco dovrà approvare l’ampia lista di misure legislative (v. Flash 13/7/2015: oltre al recepimento del Fiscal Compact, che era comunque una condizione necessaria per ottenere un programma ESM e che doveva già essere completato entro il gennaio 2014, la lista comprende anche l’approvazione della riforma del codice di procedura civile, le misure già definite sull’IVA e alcune misure sul sistema previdenziale). Il problema è trovare una maggioranza che sostenga la richiesta di Tsipras di approvare le richieste contenute nella bozza siglata a Bruxelles. Oggi le misure saranno discusse nelle commissioni parlamentari, e domani il parlamento in seduta plenaria voterà una singola legge che dovrà essere varata con la procedura di urgenza e con i voti dell’opposizione, a fronte della spaccatura di Syriza ormai in corso.
Questa mattina il Tesoro greco ha rimborsato l’obbligazione in yen in scadenza (per 11,67 mln di yen, circa 94 mln di euro), mentre non sono stati rimborsati 450 mln di euro di prestiti in scadenza verso il FMI.
Intanto la BCE ha confermato l’ELA a 89 miliardi di euro livello dello scorso 26 giugno, ma in caso di mancato pagamento del bond BCE in scadenza il prossimo 20 luglio difficilmente la BCE potrebbe continuare a sostenere le banche elleniche.
– Mercati azionari in rialzo generalizzato sulla scia dell’accordo preliminare siglato fra Grecia e creditori europei.
– Mercati obbligazionari all’insegna della volatilità nei comparto dei governativi europei, sia periferici che core, con chiusure positive generalizzate. Si registrano flessioni dei tassi su tutte le curve governative, ad eccezione del tratto 15-30 anni.
AREA EURO
Nell’ottava del 10 luglio, il portafoglio PSPP ha visto un incremento di 11,68 miliardi di euro salendo a 216,35 miliardi di euro. Gli acquisti di titoli covered sono stati pari a 2,19 miliardi di euro, che aumentano il portafoglio a 98,25 miliardi, mentre gli acquisti settimanali di ABS sono stati pari a 431 milioni, portando il totale titoli in portafoglio a 9,31 miliardi di euro.
Il Tesoro italiano ha emesso 7,34 miliardi di euro di titoli a tasso fisso vicino al massimo del range annunciato. Secondo le nostre stime, il rendimento medio ponderato per le quantità dei BTP nominali collocati in asta nel 2015 è pari a 1,22%, in netto calo rispetto al 2,15% medio sulle aste dello scorso anno. Dopo le aste odierne, stimiamo che l’Italia abbia collocato il 64% dell’offerta lorda prevista per il 2015.