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Idee e passioni di Arnold Vaatz, il deputato tedesco che dice no al salvataggio della Grecia

Un nuovo scontro tra la Germania e la Grecia è alle porte. Il vice capogruppo parlamentare della Cdu al Bundestag, Arnold Vaatz, presenterà un ricorso alla Corte costituzionale tedesca contro l’approvazione del salvataggio della Grecia, che ammonterà a 86 miliardi di euro. In un’intervista alla rivista Super Illu, il deputato conservatore ha minacciato azioni legali contro la decisione di sostenere ancora Atene.

IL RICORSO

Il parlamento teutonico ha votato a maggioranza il programma di aiuti finanziari alla Grecia. Questo è il terzo piano di salvataggio dell’economia ellenica in cinque anni. Vaatz ha detto che si tratta del primo passo verso un “ammorbidimento dei criteri di aggiudicazione” degli aiuti, una circostanza che rischia di moltiplicare le richieste di danaro.

GLI ALLEATI

Vaatz, si legge oggi sul Corriere della sera, non sarà solo. Nella presentazione del ricorso contro il salvataggio della Grecia lo sostengono “il presidente del Comitato per la Finanza dell’Unione Cdu-Csu al Bundestag, Hans Michelbach, eletto tra le file del partito conservatore della Baviera, e la Bund der Steurzahler (BdSt), l’Associazione dei contribuenti tedeschi fondata nel 1949 con l’obiettivo di ridurre le tasse, diminuire le spese e tagliare la burocrazia”.

LA VITA POLITICA

Vaatz, nato a Weida nel 1955, è un politico con posizioni spesso controcorrente. Si è scontrato più volte con il governo di Angela Merkel a causa delle sue politiche energetiche e con il Parlamento europeo per la mancanza di una politica estera comune. Ha occupato incarichi di rilievo. Dal 1998 è membro del Bundestag e dal 2002 è vice capogruppo del Cdu/ Csu.

IL CARCERE

Laureato in Matematica all’Università di Dresda, Vaatz ha lasciato il mondo della ricerca universitaria nei campi dell’Informatica e la chimica per dedicarsi alla politica. Per sei mesi ha scontato una pena detentiva nel carcere di Unterwellenborn per obiezione di coscienza. Fu costretto ai lavori forzati nell’acciaieria di Maxhütte.

LE CRITICHE

Vaatz è molto critico sull’uso dell’energia nucleare. A luglio del 2012 ha dichiarato che “la transizione energetica è un esperimento inutile, condotto con motivazioni economiche… completamente privo di senso”. Nel 2013 ha partecipato ai negoziati con il Partito socialdemocratico per la formazione del governo di coalizione.

L’ESPULSIONE

Nel 2005, mentre era a L’Avana per assistere al Congresso per la democrazia organizzato dai dissidenti cubani, il parlamentare tedesco è stato espulso dal Paese. La polizia dell’isola entrò nella sua stanza dell’albergo e lo accompagnò all’aeroporto, dove fu invitato a salire su un aereo diretto a Berlino. Insieme a lui c’era il senatore ceco Karel Schwarzenberg. Il caso sollevò per l’ennesima volta il problema dei diritti umani a Cuba, dandogli nell’occasione risonanza a livello europeo.

FAMIGLIA E HOBBY

Vaatz è sposato e ha quattro figli. Tra le sue passioni c’è la filatelia. Ad aprile è stato nominato “filatelico revisore” nell’arte di collezionare francobolli.



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