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Che cosa (non) farà la Fed

La pubblicazione dei verbali della riunione del 28-29 luglio scorso del Fomc lascia abbastanza invariato (in senso dovish) il quadro complessivo.

LA TEMPISTICA

È emerso che “molti dei membri del board ritengono che le condizioni per un rialzo dei tassi non sono state ancora raggiunte”, ma notano anche che “queste condizioni si materializzeranno a breve”. Soltanto un membro era già pronto a un rialzo dei tassi. Sono emerse comunque nuove preoccupazioni sulla debolezza dell’inflazione, del resto giustificate alla luce del dato di ieri, con il CPI in minima accelerazione a 0,2% a/a da 0,1% a/a.

DOSSIER TASSI

Le condizioni del mercato del lavoro, con la disoccupazione già al 5,3% a giugno e luglio, e i dati di GPD (di cui si attende revisione al rialzo anche per il secondo trimestre) sarebbero già coerenti con un rialzo a settembre. In ogni caso, dai verbali emerge che l’interesse del FOMC è soprattutto al percorso di rialzo dei tassi, che rimarrà dichiaratemene accomodante, e non tanto all’entità del primo rialzo.

CONCLUSIONE

Nel complesso dai verbali traspare che la svolta rimane confermata entro breve; e rimane altresì confermato anche il sistema di “navigazione a vista”.


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