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Ecco la verità sui fondi europei per la gestione dei flussi migratori

La dotazione totale complessiva prevista dalla Unione europea per una “Europa aperta e sicura” ammonta a circa 7 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.

I DUE FONDI

I due principali strumenti di finanziamento sono il Fondo asilo, migrazione e integrazione AMIF (per la gestione dei flussi migratori) e il Fondo sicurezza interna ISF (per garantire la sicurezza e prevenire la criminalità).

I PROGRAMMI NAZIONALI

L’erogazione dei fondi è subordinata alla predisposizione di programmi nazionali che dovranno essere approvati dalla Commissione europea; e per quanto riguarda il finanziamento l’85% avverrà attraverso i programmi nazionali e il restante 15% sarà gestito dalla Commissione europea e servirà anche a finanziare le emergenze.

COME SI SONO MOSSI GLI STATI

La Commissione europea negli ultimi giorni ha approvato 23 programmi nazionali di cui 7 nell’ambito del Fondo AMIF (Cipro, Grecia, Italia, Polonia, Slovacchia, Spagna, Svezia) e 16 nell’ambito del Fondo ISF (Austria, Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Ungheria), che vanno sommati ai 22 approvati nel mese di marzo. Ne rimangono ancora 13 che verranno approvati entro la fine dell’anno.

I NUMERI

Per quanto riguarda l’Italia la fetta della dotazione ammonta a 310.355.777 di euro a titolo di fondo AMIF, 156.306.897 fondo ISF frontiere, 56.631.761 fondo ISF polizia, 31.950.000 per azioni specifiche, e 3.000.000 per reinsediamento e ricollocazione.

LE PAROLE 

Oltre ai dati, relativi alla dotazione finanziaria resi noti dalla Commissione europea, lasciano sperare, in termini di supporto per il nostro Paese, le parole del Commissario europeo responsabile per la migrazione, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos che ha dichiarato: “Attraverso le agende europee sulla migrazione e sulla sicurezza, la Commissione sta adottando iniziative ambiziose per migliorare la gestione della migrazione, promuovere la cooperazione e rendere l’Europa più sicura per i nostri cittadini… Siamo determinati a continuare a mettere in pratica la solidarietà”.

Gli addetti ai lavori commentano che proprio lo spirito di solidarietà chiamato in causa dal Commissario sarà determinante per evitare che il problema migrazione venga considerato “un affare di esclusivo appannaggio” dei Paesi del Mediterraneo, più esposti per collocazione geografica al flusso di sbarchi.


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