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Chi finanzia WikiLeaks nella campagna per pagare le “soffiate” sul Ttip

E’ partita su WikiLeaks la raccolta di 100.000 euro da dare come ricompensa a chi farà trapelare i testi non pubblici del Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (Ttip) su cui lavorano i negoziatori di Stati Uniti e Unione europea: il sito di Julian Assange ha lanciato una campagna di crowdfunding per mettere insieme i soldi con cui premierà chiunque possa fornire informazioni riservate e “dall’interno” sulle trattative per uno dei più grandi accordi commerciali di sempre.

CHI HA MESSO I SOLDI

L’appello ha permesso di raccogliere in soli due giorni già più della metà della cifra-target. Tra i donatori di più alto profilo ci sono l’ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, la stilista e attivista dell’ambiente Vivenne Westwood, il giornalista americano Glenn Greenwald, il registra australiano e giornalista investigativo John Pilger, lo scrittore bielorusso Evgeny Morozov, l’attivista americano che ha già svelato diversi segreti del Pentagono Daniel Ellsberg, il regista Terry Gilliam, il filosofo sloveno Slavoj Žižek e lo stesso direttore di WikiLeaks Julian Assange.

“IL TTIP ESCLUDE BRICS E WTO”

“E’ il segreto più ambito d’Europa”, si legge su WikiLeaks. “Il testo rimane segreto in quasi tutte le sue parti, gelosamente custodito dai negoziatori, solo le grandi corporation hanno speciale accesso. Il Ttip copre metà del Pil globale ed è uno dei maggiori accordi commerciali della storia. Il suo scopo è creare un blocco economico globale fuori dal Wto all’interno di una strategia geopolitica ed economica che esclude i Paesi Brics. Oggi WikiLeaks si adopera affinché gli europei possano finalmente prendere visione di questo gigantesco accordo commerciale”.

“La segretezza in cui è avvolto il Ttip getta un’ombra sul futuro della democrazia europea”, ha detto Assange. “Sotto il manto della riservatezza, gli interessi di categorie particolari possono avere la meglio. Ma il Ttip riguarda la vita di ogni europeo e trascina l’Europa in un conflitto di lungo termine con l’Asia. E’ ora che si spezzi il segreto”.

VIA IL SEGRETO ANCHE DAL TPP

In modo simile WikiLeaks sta raccogliendo soldi per ricompensare chi darà informazioni aggiornate e “dall’interno” sulle trattative commerciali (anche queste “segretissime”) per il Trans-Pacific Partnership Agreement (Tpp), che gli Stati Uniti stanno negoziando con altri 11 Paesi tra cui Giappone, Messico, Canada e Australia. In questo caso, è stato già raccolto il 70% dei 100.000 dollari previsti e WikiLeaks è già venuta in possesso di una parte dei testi riservati, in base ai quali ha accusato gli Stati Uniti di condurre le trattative in modo da garantire il predominio dei suoi grandi gruppi industriali escludendo, ancora una volta, le maggiori nazioni in via di sviluppo come Cina, Russia e Brasile.

CACCIA ALLE “TRE GRANDI T”

WikiLeaks ha pubblicato anche porzioni del Trade in Services Agreement (Tisa). Ttip, Tpp e Tisa costituiscono agli occhi del sito di Assange un complesso (“Le tre grandi T”) di trattati negoziati contro le regole della democrazia, nell’interesse delle grandi aziende americane e a svantaggio dei Paesi emergenti e del grande pubblico in genere. “Le tre grandi T riguardano 53 nazioni, 1,6 miliardi di persone e due terzi dell’economia globale”, si legge su WikiLeaks. “Insieme mirano a creare un nuovo regime legale internazionale che permettere alle grandi multinazionali di aggirare i tribunali nazionali, sfuggire alle protezioni ambientali, controllare Internet per conto dell’industria dei contenuti, limitare la disponibilità di medicinali generici e ridurre drasticamente la sovranità dei singoli Paesi”.

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