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Il Sud va tutto commissariato

Ha ragione Buttafuoco. Punto. Non solo la Sicilia, ma tutto il Sud va commissariato. La prova? Basta un esempio. Mi trovo in un paesino del Sud dell’Italia ma ancora attaccato al continente. Sulla caviglia, diciamo, dello stivale e che non posso citare perché i parenti sono troppo orgogliosi.
Da qualche tempo, il comune dove mi trovo è, per l’appunto, commissariato. Me ne sono accorto subito notando, già la prima mezzanotte dopo del mio arrivo e – a conferma – la mattina seguente, che la Sirena non funzionava più.
La Sirena, già, un suono fortissimo che si ripeteva ogni quattro ore del giorno, e della notte, battendo il tempo di questo acquario bestiale del Sud, è andata finalmente in pensione. L’aveva voluta fortemente il Sindaco uscente. Per questioni di identità locale, pare.
Ai tempi, la Sirena informava le genti in mare del tempo che passava. Ovvio che oggi che in mare ci stanno solo i perditempo di mare, mentre a terra, quelli di terra, non serve più a nulla. Non solo, anche la campana della Chiesa è stata sottoposta alle leggi del buonsenso dal nuovo Commissario, il quale, semplicemente, applicando le leggi della decenza, sta piano piano apportando dei cambiamenti positivi impossibili per la politica sotto lo scacco del consenso.
Certo, direte voi, la Sirena, le campane, minchiate insomma. No, non solo questo anche se in villeggiatura un poco di silenzio non guasta. Ad esempio, è stato vietata la vendita, con tanto di sbudellamento in pubblica piazza, di animali. In questo paesino ti tagliavano le fette di pescespada sul Corso con i liquami che imbrattavano la via dello struscio. Insomma, da adesso niente più zanzare di mezzo chilo ciascuna, cresciute a pescespada e pane di grano, che quando ti prendevano più che il morso ti lasciavano il livido. Ecco.
Poi, ancora, la stazione dei vigili urbani, una delle vocazioni più forti per i giovani del Sud che amano troppo la propria terra per decidere di andare fuori a cercar fortuna, è stata accorpata a quella del Comune più vicino. In questo modo non c’è un capo guardia dedicato con tutto quel che ne consegue quanto a controllo del territorio. I vigili urbani che sono nati in paese e che lo sono diventati ottenendo la divisa come premio della loro abilità maggiore ovvero quella di saper far passare il tempo passeggiando, che conoscono tutti, non faranno mai una multa per divieto di sosta. Meno che mai segnaleranno alle autorità competenti l’ergersi di qualche civile abitazione dal nulla al centro di due assi viari.
Ecco, infatti, sembrerà un paradosso ma al Sud la troppa conoscenza non è una cosa buona.



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