“Houston, we have a problem”, perché al contrario di quanto avrebbe voluto Barack Obama, la Nasa, il 13 agosto, ha portato a termine uno degli ultimi test che porteranno la navicella spaziale Orion su Marte. Last but not least: sarà equipaggiata.
IL TEST
Il test è stato compiuto presso una stazione di lancio meno conosciuta in Mississipi: lo Stennis Space Center. La Nasa ha infatti completato una delle ultime prove del un motore Ares che spingerà la capsula Orion nelle prossime future missioni.
ORION – I PRECEDENTI
Nel 2011, dopo aver accantonato gli Shuttle, la Nasa già stava progettando un nuovo sistema di trasporto spaziale per gli astronauti: l’Orion Multi- Purpose Crew Vehicle.
Orion pesa 8,6 tonnellate, può trasportare fino a 7 persone, e sarà costituita da due componenti principali: un modulo dell’equipaggio (Crew Module) simile al modulo di comando Apollo e quello di forma cilindrica che contiene i sistemi primari di propulsione e i rifornimenti (Service Module . Secondo le ultime previsioni, la capsula Orion sarà capace di atterrare su Marte entro il 2021.
Nel dicembre 2014 la navicella, dopo diversi rinvii, completò il flight test. La Nasa tornò quindi a lanciare nello spazio aperto, cioè al di là della bassa orbita terrestre della Stazione spaziale internazionale, compiendo due orbite all’altezza di 5.800 km (quindici volte più in alto della ISS). Scopo del test era quello di mettere a punto i sistemi di lancio e di rientro in atmosfera ad alta velocità: oltre 32 mila km/h (velocità che porterà la capsula a raggiungere temperature di oltre 2200°C) prima del rallentamento operato grazie al sistema di paracaduti, che permise l’ammaraggio del veicolo nell’Oceano Pacifico, vicino la penisola messicana della Bassa California. Il costo del volo di prova, costò 357 milioni di dollari.
OBAMA E I TAGLI (MANCATI)
Il progetto della navicella Orion era partito quando l’ex presidente degli Usa, George Bush, aveva deciso di ridare vita al programma Luna e di tornare sul nostro satellite con una base abitata entro il 2020. I tagli voluti da Obama all’inizio del 2010, cancellarono però il progetto di costruzione del razzo Ares I, che avrebbe lanciato la Orion nello spazio. A quel punto però, in concomitanza con il pensionamento degli Shuttle, la Nasa si sarebbe trovata totalmente succube della Russia e dell’Europa per portare materiali e uomini alla ISS. A quel punto, sia Lockeed Martin Space System, la società che aveva ottenuto il contratto per la costruzione della navicella, che gli ex astronauti delle missioni Apollo erano scesi in campo per salvare il programma spaziale statunitense.
Quindi, alla fine, Obama ha fatto retro marcia, e Orion sarà “on- air”.
MARTE (E LE LEGGENDE)
Marte è sempre stato quel pianeta che, più degli altri, incuriosiva gli umani. Con la fantascienza, con i racoconti, con le storie. Da qui i marziani, presunti abitanti di Marte, da qui “La guerra dei mondi” di H.G.Wells e “I viaggi di Gulliver” di Jonathan Swift.
Marte, nelle fantasie extra-terrestre umane, è uno dei pianeti più ricorrenti. E le motivazioni sono due: una scientifica e una presunta tale, ma entrambe sono collegate.
Il pianeta rosso ha diverse somiglianze rispetto alla Terra: il periodo di rotazione, l’inclinazione dell’asse di rotazione, le calotte polari. E poi anche il suo colore rosso acceso attrae, incuriosisce, cattura.
Ma colui che fece “innamorare” gli omini di Marte fu un astronomo italiano: Giovanni Schiapparelli. Il 5 settembre 1877 si verificò un’opposizione perielica e, in quel momento a Milano, Schiapparelli utilizzò un telescopio di 22 per formulare la prima mappa dettagliata di Marte la cui nomenclatura è ancora oggi quella ufficiale. Ne risultarono strutture che l’astronomo definì “Canali di Marte” in quanto la superficie del pianeta presentava diverse lunghe linee alle quali egli attribuì nomi di celebri fiumi terrestri. Da lì i marziani, gli Ufo, E.T. e tanto altro.
Successivamente venne dimostrato che si trattava di illusioni ottiche dovute al modesto diametro dei telescopi usati e alle osservazioni compiute dalla Terra ma, intanto, la speculazione sul pianeta rosso era già iniziata.