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I giovani sono la linfa negli Usa. Lo saranno anche in Europa?

Forse è troppo presto per affermarlo con certezza ma diversi studi demografici americani hanno pubblicato recentemente varie ricerche che dimostrano la larghissima propensione al matrimonio e alla genitorialità dei giovani americani.

I ‘millennials’, la generazione di giovani nati tra il 1980 e il 2000 negli States si sposeranno e avranno molti figli. Il 75% di costoro lo sta facendo e lo farà nei prossimi anni e, finalmente, nei prossimi anni il 60% dei figli nati negli Usa sarà nato in una famiglia fondata sul matrimonio e con i due genitori, rispetto al 45% dei nati attuali.

Il mito sfatato dai dati e dalle ricerche attuali che volevano i ‘millennials’ come una generazione di giovani divenire genitori e solo successivamente sposarsi, sta crollando a parere del presidente del Demographic Intelligence Research Center Sam Sturgeon. “Ora a metà dei loro vent’anni ciò che osserviamo è che stragrande maggioranza si sposerà e avrà diversi figli nati nel matrimonio e con i genitori”.

Il Wall Street Journal dedica a queste recenti ricerche e positive scoperte un articolo entasiato e di spalla nella sua edizione del week end a pagina 6: “Arriveranno presto: Millennials sposati e con figli”. L’occhiello è altrettanto significativo: ”Un cambio sta arrivando nel come demografi, economisti e esperti di mercato pensano circa la generazione di genitori ‘millennials”‘. Quando vedremo questo cambio di rotta in Europa? Visti dati emersi dalla recentissima analisi sull’andamento demografico nel mondo, pubblicata dalle Nazioni Unite e dalla quale emerge tutta la gravità delle crisi demografica nella EU, le cui conseguenze sul welfare, Pil e lavoro saranno drammatiche, dobbiamo sperare che la cultura pro family e pro life possa irrompere anche tra i nostri ‘millennials’ presto.

La generazione dei ‘millennials’ ha subito stereotipi diversi e tutti volutamente unidirezionali nella lettura che li voleva contrari al matrimonio e nell’avere figli. Molti stereotipi era anche figli delle circostanze, in particolare della crisi economica e delle sue conseguenze sociali per cui molti giovani hanno dilazionato il tempo per avere figli in attesa di condizioni economiche più favorevoli. Ora negli Usa i figli nati fuori del matrimonio stanno drasticamente diminuendo e la generazione tra i 20 e i 30 anni sta guidando questo cambiamento, il 59% delle nascite del 2015 sono per bambini che nascono dentro il matrimonio e la previsione è che nei prossimi 10 anni i bimbi figli di genitori sposati saranno il 77% dei nuovi nati negli Usa.

Il millennio, dopo la fatica di questi primi 15 anni e tutte le sue contraddizioni, sta decollando verso una più adeguata direzione, almeno negli Usa, anche rimane un 25% di questa generazione che desidera rimanere ‘non sposato’, preferisce l’idea di avere figli fuori dal matrimonio e la coabitazione, come un altra ricerca della Pew Research Center dimostra.

Il mondo cambia e sta invertendosi la rotta negli Usa, non solo per alcuni dati della economia ma, soprattutto, per le ragionevoli aspettative che i ‘millennials’ stanno costruendo per loro e per i propri figli.

Senza che l’Europa attenda il proprio risveglio della coscienza, possiamo sperare che il nostro Paese finalmente passi dalle parole ai fatti nelle politiche pro family e pro life e, nella propria autonomia, il nuovo servizio pubblico televisivo possa dar spazio, almeno in ragione del 50% delle trasmissioni, alla cultura della vita, del matrimonio e della famiglia?

Finiamola con la discriminazione del matrimonio, della famiglia, dei genitori e della loro educazione dei figli. Nulla è più retrogrado di continuare sulla strada che stiamo percorrendo, il progresso già corre su un’altra strada, lo indicano i giovani americani e lo farebbero pure i nostri giovani se solo gliene dessimo la possibilità.

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