Il colosso industriale Berkshire Hathaway che fa capo all’investitore miliardario Warren Buffett ha messo a segno la più grande acquisizione della sua storia comprando il fornitore di componenti per l’industria dell’aerospazio Precision Castparts con una transazione del valore di 37,2 miliardi di dollari.
Berkshire (che ha sede a Omaha, nel Nebraska) accelera così la sua trasformazione da gruppo in gran parte dipendente dalle attività assicurative a un colosso industriale legato alle attività chiave della stessa economia americana: ferrovie, produzioni industriali, utilities, concessionarie d’auto, beni di consumo. Il magnate Buffett investe sulla scommessa che Precision Castparts — che produce componenti usate da aziende come Boeing e Airbus — crescerà sempre più nei prossimi anni beneficiando di un boom dei voli aerei.
UNA SUPER VALUTAZIONE PER PRECISION
Gli osservatori del mercato si attendevano un’operazione di una certa portata da Berkshire Hathaway perché il gruppo genera enormi quantità di contante dalle sue svariate attività e aveva a fine giugno quasi 67 miliardi di dollari cash. Buffett aveva parlato infatti di una “elephant gun” che aveva in mano e di essere pronto a premere il grilletto. Tuttavia il valore dell’accordo con Precision va oltre le attese e lo stesso modo di fare consueto del miliardario del Nebraska: piccole acquisizioni di attività in settori non troppo sconosciuti (una filosofia che è valsa a Buffett il soprannome di “Oracolo di Omaha“).
Stavolta Buffett si è lanciato in una maxi acquisizione entrando in un settore per lui nuovo: nel 2007 il magnate diceva che l’industria delle compagnie aeree era “un baratro” e fino a pochi anni fa non sapeva neanche chi fosse Precision Castparts. Tuttavia in seguito Berkshire ne ha comprato il 3% divenendone il maggior azionista.
Ora Buffett ha accettato di pagare 235 dollari ad azione in contanti per mettere mano sull’intero pacchetto azionario di Precision (di cui si accolla anche il debito), pari a un premio del 21% sul prezzo di chiusura delle azioni di venerdì scorso (193,88 dollari).
“Ammiro questa azienda”, ha dichiarato Buffett. “Ne ho motivo: è il fornitore d’elezione per l’industria mondiale dell’aerospazio e una delle maggiori fonti dell’export americano”.
L’operazione dovrebbe chiudersi nel primo trimestre del 2016; l’accordo deve essere approvato dalla maggioranza degli attuali azionisti di Precision Castparts.
ANALISTI ALLA FINESTRA
L’annuncio dell’accordo ha fatto balzare le azioni di Precision del 19% nel premarket lunedì. Per Berkshire la reazione è più sfaccettata.
S&P ha messo Berkshire sotto osservazione (“CreditWatch Negative“) spiegando che c’è incertezza su come sarà finanziata l’operazione e su come potrà influire sulle attuali riserve di cash e sui parametri di valutazione delle performance del gruppo di Buffett. “Inoltre riteniamo che per finanziare l’acquisizione Berkshire probabilmente userà alcune delle risorse di capitale delle sue società assicurative”. Aggiunge S&P: “Seguiremo gli sviluppi di questa transazione per vedere se aggiornare o eliminare l’inserimento nel CreditWatch”.
Buffett ha ammesso che il deal è stato “costoso”: “Abbiamo pagato un bel multiplo. Probabilmente chiederemo un prestito per circa 10 miliardi di dollari e useremo circa 23 miliardi del nostro contante”.
Il magnate ha pagato una cifra salata per fare “la più grande scommessa della sua carriera”, commenta Reuters. “Non mi entusiasma l’idea di pagare 30 miliardi e più per un’azienda che ha utili di 1,5 miliardi ed è soggetta agli andamenti ciclici dell’industria dei produttori di aerei e altri settori. Io terrei i 30 miliardi”, dice Jeff Matthews dell’hedge fund Ram Partners e autore di un libro su Buffett.
Precision Castparts è stata colpita negli ultimi anni dal crollo dei prezzi del petrolio e del gas, perché non fa solo componenti per gli aerei ma anche per l’industria dell’energia. Quest’anno le sue azioni sono scese del 20% e il prezzo a cui Buffett le ha pagate è inferiore al picco raggiunto a settembre 2014 (249 dollari). Da questo punto di vista l’acquisizione rientra nelle strategie usuali di Buffett che compra le aziende quando il loro valore è in calo. Anche così però la valutazione è per molti analisti eccessiva: più di 12 volte l’Ebidta di Precision Castparts.
D’altro canto, anche quando ha acquisito Burlington Northern, Buffett era stato criticato per aver fatto una spesa esagerata (ha pagato un multiplo di 9 rispetto all’Ebitda), ma ora Burlington genera più di un quinto dell’intero utile operativo di Berkshire, ricorda Ken Shubin Stein di Spencer Capital Management a New York.
E per Jim Shanahan, analista di Edward Jones, Buffett non ha pagato troppo. “Le azioni di Precision Castparts sono scese di molto ultimamente: il deal ha senso. Precision è un’ottima azienda con un forte team manageriale e il prezzo era relativamente conveniente”.
LA SCOMMESSA DI BUFFETT
Se gli analisti sono divisi, Buffett non ha dubbi: “Resteremo in questo business per i prossimi 100 anni”, ha dichiarato. “Forse il calo dei prezzi del petrolio e del gas ci ha aiutato”, ha aggiunto, riferendosi al fatto che il prezzo di Precision Castparts è sceso rispetto al valore di fine 2014. “Ma nel lungo termine, i prezzi dell’energia non contano in questa operazione”, perché è l’attività nell’aerospazio che per Buffett garantisce il successo di lungo termine di Precision.
“Warren Buffett non investe in settori industriali con prospettive deboli e la sua acquisizione di Precision Castparts è un segnale che gli investitori più acuti pensano che l’industria dell’aviazione sia pronta a rinascere”, commenta Mark Yusko, fondatore e Ceo di Morgan Creek Capital Management a Chapel Hill, North Carolina.
“Non vedo cambiamenti nella filosofia di Buffett”, conferma Seth Kaplan, managing partner di Airline Weekly, testata di settore pubblicata a Fort Lauderdale, Florida. “In passato dicevamo che tutti facevano soldi nell’industria dell’aviazione a parte le compagnie aeree. Sono i fornitori più bravi a trarre profitto da questo settore anche quando i loro clienti, le compagnie aeree, vanno male”.
Michael Schwerdtfeger, managing director di Chapman Associates Middle Market Mergers & Acquisitions a Long Beach, California, concorda: “Precision continuerà ad essere un fornitore fondamentale per Boeing, Airbus e chi produce motori. Le compagnie aeree possono andar bene o fallire, ma la gente avrà sempre bisogno degli aerei e dei carburanti per spostarsi”.
LA STRATEGIA “HANDS-OFF”
Precision Castparts manterrà la sua sede centrale a Portland e il marchio, ma diventerà una sussidiaria al 100% di Berkshire. Mark Donegan, presidente e chief executive officer di Precision, resterà alla guida dell’azienda.
Donegan, 59 anni, è il tipo di manager che piace a Buffett: di basso profilo, attento ai costi, dedito al lavoro. Ed è anche un abile deal maker: ha speso più di 7 miliardi di dollari negli ultimi tre anni per portare Precision Castparts nella produzione di componenti per aerei e motori di fascia alta.
Attualmente Precision Castparts impiega circa 29.350 persone in 157 stabilimenti produttivi. Deriva circa il 72% dei suoi ricavi dal business dell’aerospazio, mentre il 15% viene dall’industria dell’energia e il 13% da altre attività. Le revenues ammontano a 10 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2015 e l’utile netto a 1,5 miliardi.
Shanahan di Edward Jones si aspetta che Buffett applichi a Precision Castparts la sua classica strategia di gestione “hands-off”: si terrà a distanza e lascerà che il team manageriale di Precision, di cui si fida, continui a fare il suo lavoro.
“E’ ovvio che Buffett crede nelle prospettive di Precision per i prossimi cinque-sei decenni”, sottolinea Andrew Carolus, managing director di Mesirow Financial Investment Banking a Chicago. E per Brian Reynolds, chief market strategist di New Albion Partners a New York, ora che ha accesso alle risorse finanziarie di Berkshire, Precision Castparts potrebbe mettere a segno nuove operazioni sul mercato, nelle quali il Ceo Donegan si è già rivelato molto abile.
TUTTE LE ACQUISIZIONI DI BERKSHIRE
Al contrario è probabile che Berkshire non farà grosse acquisizioni fino almeno a metà of 2016, dopo un esborso di questa portata (tra l’altro sta ancora completando la sua acquisizione della divisione Duracell dalla Procter & Gamble). “Staremo fuori dal mercato per un po’ di tempo”, ha confermato Buffett. “Ci resteranno 40 miliardi di dollari cash dopo il completamento della transazione, ma a me piace avere sempre un’ampia disponibilità, per cui devo recuperare liquidità per i prossimi 12 mesi circa”. Non sono esclusi però accordi più piccoli.
In precedenza Berkshire ha comprato (in ordine di valore): Burlington Northern Santa Fe per 26,7 miliardi; HJ. Heinz per 23,6 miliardi; General Re per 16,2 miliardi; una partecipazione del 5,4% in Ibm per 10,7 miliardi; Lubrizol per 9,2 miliardi; NV Energy per 5,7 miliardi; PacifiCorp per 5,1 miliardi; Duracell per 4,7 miliardi; Marmon Holdings per 4,5 miliardi.
L’EREDITA’ DI BUFFETT
C’è un altro aspetto nell’operazione condotta da Buffett che ha una certa rilevanza: il deal mette in risalto il ruolo centrale di uno dei “successori” di Buffett, Todd Combs, ex hedge-fund manager che Buffett ha assunto nel 2011 per assisterlo nella scelta di titoli in cui investire. E’ Combs che gli ha fatto conoscere Precision, portandolo a comprarne inizialmente il 3%.
Il ruolo dei successori di Buffett è considerato chiave per tenere in piedi la complessa macchina del colosso industriale Berkshire, che ha circa 80 attività diverse e più di 340.000 dipendenti. La capacità di Buffett di individuare abili manager è finora stata la chiave del suo successo, ma gli investitori si chiedono che cosa accadrà a questa macchina perfetta quando Buffett non sarà più presente.
Buffett, che quest’anno compirà 85 anni, ha già preparato un piano di successione che prevede che il suo compito sia diviso fra tre ruoli: un presidente non esecutivo, un Ceo e gli investment managers. Come presidente il magnate ha indicato il figlio Howard, il Ceo non è stato designato, ma sui manager che dovranno curare gli investimenti il magnate ha dimostrato che tutto è pronto: sarà Combs, che ha avuto un ruolo importante nell’operazione Precision, a rilevare il suo ruolo di investitore dei profitti generati da Berkshire. Accanto a lui è già stato designato Ted Weschler, altro esperto di fondi assunto nel 2012: entrambi sono già stati salutati dal mercato come una scelta vincente di Buffett.