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Autolettura gas: una buona abitudine per risparmiare

L’autolettura del gas periodica e puntuale dovrebbe essere un gesto comune a tutti gli intestatari di un contratto per la fornitura energetica. Grazie alla possibilità di monitorare i propri consumi, l’autolettura del gas consente di evitare i maxi conguagli effettuati dagli operatori energetici. Se neanche in questo modo riuscite a ridurre i costi, vi consigliamo allora di rivedere il contratto di fornitura e magari valutare le proposte degli altri operatori. In questi casi leggere la guida su VIVI Gas realizzata dagli esperti di SuperMoney, o quella su Eni gas e tutte le compagnie monitorate dal comparatore, potrebbe essere un buon modo per semplificare la ricerca.

Un altro suggerimento che possiamo darvi per monitorare i consumi e quindi cercare di ridurre le spese è accedere al sito dell’Aeegsi, l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. Nella sezione dedicata ai consumatori-gas potrete consultare la scheda informativa “La bolletta spiegata” e conoscere tutte le voci e i costi che determinano l’importo finale delle bollette. In questo modo potrete valutare in modo oggettivo il livello di convenienza di qualunque offerta energetica.

Autolettura del gas: quali sono i vantaggi?

Prima di elencare i vantaggi offerti dall’autolettura del gas, vogliamo chiarire la differenza tra il concetto di lettura e quello di autolettura del gas. Per lettura del gas s’intende la rilevazione dei consumi eseguita dagli addetti dell’impresa che gestisce la distribuzione energetica locale; mentre si parla di autolettura del gas quando la rilevazione è fatta dal cliente che comunicherà all’operatore i valori indicati dal contatore sempre entro i limiti di tempo indicati in bolletta.

L’autolettura del gas consente quindi di pagare l’importo relativo ai consumi effettivi e non stimati dall’operatore energetico. Per verificare che l’importo indicato corrisponda al consumo effettivo dovrete verificare che sulla prossima bolletta compaia la dicitura “autolettura” e che quindi i consumi indicati in bolletta corrispondano, o almeno siano molto vicini, a quelli comunicati all’operatore della propria compagnia energetica attraverso il call center o l’apposita sezione del sito web.

Quando fare l’autolettura del gas?

La frequenza varia in base al tipo di mercato. Per il regime di tutela è previsto l’obbligo dal parte del gestore di rete di effettuare una lettura annua per clienti con consumi fino a 500 Smc annui; due letture annue per clienti con consumi fino a 5.000 Smc e una lettura al mese per i clienti con consumi annui superiori a 5.000 Smc. Per il libero mercato la periodicità della lettura è fissata dal contratto di vendita e indicato in bolletta.

Vi segnaliamo che qualche volta possono esserci dei ritardi che portano il gestore della rete locale a comunicare con ritardo i valori resi noti dai clienti. In questi casi comparirà in bolletta la dicitura “consumi stimati”, mentre nella successiva bolletta la compagnia energetica procederà con la definizione di un conguaglio finale il cui importo è sempre un po’ più elevato rispetto agli importi medi. Proprio per evitare queste stangate conviene attuare con periodicità le autoletture del contatore del gas.

 

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