Lo chiamano back to school ma per noi è decisamente uno school beginning. Tre mesi stupendi, ma decisamente faticosi sono giunti al termine e la mia piccola donna si appresta a iniziare la scuola materna, il primo di una lunga serie di anni scolastici. Credo sia da più di un mese che Ginevra mi chiede quando inizia la “scuola dei grandi” e me lo chiedo spesso anche io nelle giornate in cui l’unica parola che esce dalla sua bocca come risposta alle mie suppliche richieste è sempre e solo un secco “no” seguito da un lungo, interminabile piagnisteo. Il suo inserimento si prospetta tranquillo al contrario della serie di incastri che io e mio marito dovremo applicare per seguire in contemporanea anche l’inserimento di Carolina (se avete la fortuna che noi non abbiamo di avere i nonni vicini, fateli santi subito!).
La piccola peste di casa andrà allo stesso nido che ha frequentato Ginevra, solo tre volte a settimana e uscirà prima di pranzo: credo che il suo inserimento sarà ancora meno problematico di quello della sorella che l’anno scorso (il secondo giorno) mi disse “ciao mamma vai a prenderti un caffè che qui i grandi non possono stare”. Questa mia convinzione nasce dal fatto che, due giorni fa, abbiamo avuto la riunione del nido e (come sempre) le bambine sono venute con noi: Carolina ha fatto la sorniona con tutti, ha rovistato in tutte le scatole/scaffali/armadietti ed è tornata spingendo un passeggino traballante con annesso bambolotto, indossando una (lunghissima) tracolla di perline, degli improbabili occhiali da sole e un cerchietto di pelo rosa con le orecchie a molla. Ha fatto la sua apparizione, dato due baci a stampo al bambolotto, presi tanti sorrisi e poi è scomparsa di nuovo, come da suo copione. Sembrava stesse lì da sempre, unico problema: riportarla a casa.
Le mie “preoccupazioni” perciò, al momento, sono tutte rivolte su quello che servirà per la scuola: sacchetto del cambio, calze antiscivolo, ciabattine, bavaglio… ma la scelta è così vasta che sto davvero impazzendo, scegliere una cosa invece che l’altra sembra impossibile, comprerei tutto.
Girovagando per i vari siti mi sono imbattuta in accessori deliziosi anche per bambini un po’ più grandi e non potevo evitare di fare una selezione delle cose che mi hanno fatta innamorare
1.Cartella Miniséri: A questa Ginevra non saputo davvero resistere, disponibile in vari formati e fantasie
2.Ballerine a strappo Pisamonas: Perfette per essere eleganti senza impegno e fatica, le bambine possono metterle e toglierle da sole in tutta facilità.
3.Vestito H&M: Io non demordo e non mi arrendo alla tuta fissa per la scuola, questo vestito è perfetto: morbidissimo e ultra sporcabile.
4.Pantofole in lana cotta Kitz-Pichler: Comodissime, antiscivolo e davvero calde perfette per tutto l’inverno e diciamoci la verità non sono simpaticissime?
5.Grembiule con bottoni a pressione Happy Zoé : Sono una nostalgica delle divise scolastiche, ormai in uso solo nelle scuole private, ma questo simpaticissimo grembiule sembra un blusa e può essere personalizzato facendoci ricamare il nome del proprio bambino.
6.Penna a sfera 10 colori Carioca: Lo so sono davvero una nostalgica e tiro fuori “vecchie novità” ma queste penne divennero una vera moda anni fa, io le adoravo e le adoro anche adesso.
7.Grembiule impermeabile Kiabi: Chiesto da tutte le scuole materne Kiabi ne ha un modello da bambina delizioso ed uno da maschietto altrettanto carino.
8.Etichette adesive Petit Fernand per indumenti e non solo: Queste etichette sono davvero carine, si possono personalizzare: sfondo, carattere e colore del testo e figura da mettere vicina al nome del vostro bambino.
9.Sacca/zaino Tutete: Questa sacca è davvero carina e ce ne sono di vari tessuti differenti (con ricami, tessuti stampati etc) potrete personalizzarla con il nome del vostro bambino.
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