Se stavate pensando se era quello dell’antivirus la risposta è sì, è lui. John McAfee, nato in Scozia, vissuto in Virginia, naturalizzato statunitense, oggi ha 70 anni e ha deciso di correre da indipendente per le presidenziali Usa del 2016.
La sua è una storia da film (e, come noto, i tipi da film che scelgono la politica agli americani piacciono tanto). La sua sembra la storia di un mascalzone figlio di un delinquente che un giorno, con un’idea geniale, si è riscattato e ha costruito un impero. Il suo pare il profilo “dell’alunno intelligente che però non si impegna“ e questi tipi, si sa, sono sempre bravi in matematica.
GLI STUDI
E la sua storia è effettivamente così. Suo padre era alcolizzato, violento, e si suicidò quando John aveva 15 anni. Lui rimase in quella che Paul Boyer e Stephen Nissenbaum chiamarono “la città indemoniata”, Salem, si pagò la retta dell’Università e si laureò in matematica nel 1967. Una volta, parlando del campus universitario, disse: “Quando stai lì è come se avessi un ombrello che ti isola dalla realtà che è mondo esterno. Il campus universitario è il posto più magico al mondo perché puoi crearti una realtà proprio come la vuoi tu”.
LE STUDENTESSE
Uscito dagli studi diventa professore, ma iniziano i primi intoppi. Prima viene licenziato perché ha una storia con una sua studentessa e poi viene arrestato per uso di marijuana. Allora decide di cambiare e così sbarca sull’altra costa, quella ovest, nella Silicon Valley in California. Lì cambia spesso lavoro, spostandosi tra diverse aziende di computer ed elettronica. Progetta hardware e software e un giorno gli viene in mente di creare un sistema di antivirus, ma non quello per i computer, quello per gli incontri tramite computer. A Santa Clara infatti allestisce una start up per appuntamenti on-line nel cui database erano caricate, da parte degli associati, le certificazioni che documentavano che questi non fossero affetti da virus dell’HIV.
IL PRIMO VIRUS
Ma poi arrivò il virus, quello fortunato. Una volta, mentre stava lavorando per la Lochkeed Corporation, il suo computer fu infettato da un virus. Come ricordò più tardi, “fu un incidente come nessun altro nella mia vita”. Ma lui, quello che era stato un ragazzino bravo in matematica ma che a scuola non si impegnava abbastanza, quando trovò il modo per “disinfettare” il computer si domandò: “Tutti gli altri lo sanno fare?”. Allora lascia la Lochkeed e, nel 1980, crea il primo antivirus al mondo (Virus Scan) e costituisce una sua azienda che ne aiutava altre a risolvere i problemi dei loro computer. Ma ebbe un’altra idea: invece di vendere il software nei negozi di informatica, vendette il programma in sharewere, vale a dire direttamente su internet, prima in prova gratuita e poi a pagamento con servizi migliorati.
LA CANDIDATURA
Da quel punto in poi diventa il John McAfee milionario, famoso, un po’ strampalato, che continua a fare una vita a volte al di sopra dei limiti della legge. E così, un po’ per fuggire dai guai giudiziari un po’ per “stanchezza di potere”, nel 2008 vende tutto, espatria e si trasferisce in una villa in Belize, in centro America. Investe in alcune attività: una fabbrica di sigari, una società di distribuzione di caffè, una compagnia di taxi e una società di ricerca farmaceutica. Ma nel 2012 arrivano nuovi guai. Prima arrestato per droga e possesso di armi illegali, poi indagato per un omicidio, scappa in Guatemala per poi rientrare, nel 2013, dopo essere stato prosciolto, in Usa nella mite (non solo di clima) Portland, nello Stato dell’Oregon.
Due anni dopo decide di candidarsi alla Casa Bianca, sotto la bandiera del Cyber Party e afferma: “Io vincerò perché ho i voti, sul web ho una seguito underground che non vi immaginate”.