Il 2 settembre a Milano presso l’Auditorium del Padiglione Italia di Expo2015 si svolgerà il convegno ‘Esperienze Italiane per l’Innovazione in Agricoltura: attualità del contributo di Gian Tommaso Scarascia Mugnozza’.
L’evento, promosso dall’Accademia Nazionale delle Scienze in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha l’obiettivo di mostrare il contributo della ricerca scientifica agraria e biologica italiana all’innovazione della produttività agricola, della difesa sostenibile delle colture mediterranee e della cooperazione scientifica internazionale, nella seconda metà del ‘900 in Italia.
Il convegno, di carattere storico-scientifico, trova il suo filo conduttore nell’attività scientifica di Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, padre della genetica agraria in Italia e personalità di spicco nel panorama scientifico internazionale. Il prof. Scarascia Mugnozza, scomparso nel 2011, era vicepresidente della commissione scientifica di Milano Expo 2015, a partire dal 2007. Il recente lavoro di riordinamento e inventariazione, a cura dell’Accademia Nazionale delle Scienze, del fondo archivistico personale del prof. Scarascia Mugnozza, ha fornito lo spunto di riflessione per una ricostruzione delle tappe fondamentali e delle vicende che hanno caratterizzato lo sviluppo della ricerca in genetica agraria nel nostro Paese, nonché delle sue applicazioni anche al di fuori dei confini nazionali.
In continuo confronto con le prospettive future, saranno trattati i temi: grano e mutagenesi per la produttività e la qualità; lotta biologica e esempi di biofactory; internazionalizzazione della ricerca e cooperazione scientifica multilaterale; organizzazione della ricerca agraria in Italia e all’estero. L’obiettivo è mostrare il notevole contributo della ricerca agraria italiana per l’aumento della produttività agricola, della sicurezza e qualità agro-alimentare e per lo sviluppo della cooperazione scientifica internazionale, a cavallo tra il XX e XXI secolo, nell’epoca della cosiddetta ‘green revolution’ e nella prospettiva della rivoluzione biotecnologica.
La manifestazione si rivolge soprattutto a ricercatori, rappresentanti di istituzioni internazionali, di imprese, organizzazioni non governative e al pubblico interessato alle problematiche ambientali e sociali contemporanee. L’evento è inoltre collegato al convegno “Strampelli Green Revolution” organizzato in collaborazione con l’Archivio di Stato di Rieti.