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Mutuo cointestato: quali sono le conseguenze in caso di separazione?

Il mutuo cointestato è una delle soluzioni più diffuse tra coloro che decidono di acquistare una nuova casa. Adottato soprattutto dalle giovani coppie, il mutuo cointestato permette non solo di condividere le spesse ma anche di assumersi la stessa parte di responsabilità dinanzi all’insorgere di eventuali problemi o complicazioni. Infatti, tra i motivi che spesso fanno scattare l’allarme di banche e istituti di credito rientrano proprio i ritardi nel pagamento della rata del mutuo. Per questo consigliamo di prestare molta attenzione alla scelta della giusta soluzione di finanziamento, magari consultando la sezione mutuo prima casa di SuperMoney, dove sono raccolte tutte le principali informazioni su questa particolare formula.

Oltre alla valutazione dei costi e delle condizioni offerte dal mutuo cointestato, occorre anche valutare quali sono le soluzioni previste dalla banca o dall’istituto di credito prescelto in caso di separazione dei due coniugi o conviventi. Il diritto italiano prevede in caso di separazione consensuale tre possibili alternative:

  • vendita della casa;
  • pagamento congiunto fino al termine del finanziamento;
  • possibilità di uno degli intestatari di abbandonare il contratto.

Vendita della casa

In caso di separazione degli intestatari del contratto, si può optare per la messa in vendita dell’immobile. In questo caso una parte dei proventi derivanti dalla vendita andrà a coprire il debito restante, mentre la parte restante sarà equamente distribuita tra i due coniugi andando così a coprire le spese sostenute dall’avvio del finanziamento. Una soluzione di certo estrema che implica da parte di entrambi la ricerca di una nuova sistemazione.

Pagamento congiunto fino al termine del finanziamento

In alternativa alla vendita, i due coniugi possono decidere di continuare a pagare le rate del mutuo restanti evitando così ulteriori costi e lunghe trafile burocratiche. Questa soluzione è consigliata se manca poco al termine del finanziamento e i due coniugi hanno mantenuto dei buoni rapporti. Il pagamento congiunto può essere anche percepito come un “assegno di mantenimento”, permettendo al marito di continuare a pagare la sua parte di rata del mutuo cointestato che sarà però detratta dall’importo del versamento mensile concordato con la moglie. In questo caso bisognerà però determinare a chi dei due spetterà la “proprietà dell’immobile”.

Uscita dal contratto del mutuo di uno dei due coniugi

La terza ed ultima soluzione prevede per uno dei due coniugi la possibilità di abbandonare il contratto di mutuo cointestato. In questo caso sarà banca a valutare se il coniuge che dovrà sostenere l’intero importo della rata mensile sia affidabile e quindi in grado di sostenere la spesa. Una possibile alternativa da valutare in questi casi è chiedere la sostituzione del mutuo, ovvero spostare il mutuo in un’altra banca che offre condizioni più vantaggiose. In questo caso specifico bisognerà intestare il nuovo contratto al coniuge che occuperà l’immobile che dovrà quindi restituire all’altro la metà dell’importo pagato fino a quel momento.

 


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