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Papa Francesco, Volkswagen, immigrazione. La rassegna stampa di Spin

Di Spin

Ecco “7su7″, la rassegna stampa ragionata del team di comunicazione strategica SPIN (Strategy Politics Image Newsmaking)‎

Sulle prime pagine di oggi:
Papa Francesco parla all’America: “Abolite la pena di morte”. Lo scandalo VolksWagen tocca l’Europa. Berlino fa sapere che VW ha manipolato le emissioni anche in Europa. Accuse a Bmw. Controlli in Italia, il ministro Delrio ha annunciato test a campione su almeno mille auto diesel di tutti i marchi. 

Dall’America con furore

Bagno di folla e indiscutibile successo mediatico di Papa Francesco negli Usa. C’è ora da capire con quali risultati. Il Foglio affida a Matzuzzi e Ferraresi il compito di descrivere “Francesco Politico Corretto”. Ecco cosa emerge: sui contenuti, “clima, economia e pochi cenni a famiglia e aborto. Al Congresso un leader tattico e prudente”; “il gesuita liberista James Schall spiega che per combattere la povertà serve il capitalismo”; “il Francis effect funziona nella chiesa dell’establishment, meno tra i cattolici ‘in subbuglio’”.

Poi però il quotidiano fondato da Ferrara osserva: “il Papa è andato a trovare le Little Sisters of the Poor, che dal 2012 sono in lotta con l’Amministrazione su contraccettivi e aborto”. Per Padre Lombardi: “Un’implicita conferma della posizione dei vescovi Usa”.

Massimo Gaggi sul Corsera racconta invece la dimensione politica: “Sui temi politici metà del Congresso non lo applaude”.

Il Fatto Quotidiano, a firma, Caterina Minnucci: “Stop pena di morte e armi”. Primo pontefice a parlare nel Parlamento americano: “Aiutate profughi e famiglie”. Ma i repubblicani lo criticano.

Caso VW

“Cambiare i vertici non basterà a placare le critiche a VW”. Così Ugo Bertone su Il Foglio: “La crisi reputazionale della corporate Deutschland investe il feudo Spd della Sassonia e sconquassa Berlino”.

Per Libero, “L’Angela furbo-diesel vuole pure guadagnarci. Lo scandalo VolksWagen s’allarga. Coinvolta pure Seat. Merkel chiede aiuti alla Ue per le auto elettriche”. A firma Pietro Senaldi.

Sul Messaggero, ancora duro Romano Prodi: “La Germania non rispetta le regole che impone”. Berlino, infatti, “ha preteso di essere un esempio di coerenza e rigore non solo di fronte agli Stati Uniti, ma di fronte a tutto il mondo, inclusi i Paesi in via di sviluppo che sono stati messi regolarmente in croce per non rispettare regole più rigorose a protezione dell’ambiente”. E tutto con sullo sfondo la conferenza sul clima, a Parigi.

Immigrazione

Su La Stampa, Marco Zatterin intervista il vice presidente della Commissione Ue, Timmermans: “Italia lasciata sola. Il prossimo anno riformeremo Dublino. La redistribuzione primo passo, ora applicate i controlli. Sui centri d’accoglienza lo stallo è superato. Spero si possano inviare rapidamente i team di assistenza. La Guardia costiera europea è una risposta di solidarietà fra Paesi. Aiuterà gli Stati in difficoltà”.

Politica

Stefano Filippi intervista, per il Giornale, Massimiliano Salini, europarlamentare, già presidente della provincia di Cremona, passato ieri da Ncd a Forza Italia: “Alfano ambiguo, ho deciso di stare con Berlusconi”.

Nel frattempo proseguono le fibrillazioni nel centro destra. Carmelo Lopapa su Repubblica racconta le prove di convergenza Salvini-Fitto a un convegno organizzato da Ronchi cui ha partecipato anche Gasparri. Sebastiano Messina nelle stesse pagine racconta tra l’altro di altri incerti tentati dal lasciare Forza Italia. Tra questi, proprio a  palazzo Madama, il senatore lombardo Sante Zuffada: “Oggi ci sono, domani non so”.

Delle agitazioni si occupa anche Tommaso Labate che per il Corsera intervista il senatore verdiniano D’Anna: “Forza Italia è finita. Ora il movimento moderati per Renzi”.

Amedeo La Mattina su La Stampa parla di “ripartenza” di Berlusconi: noi davanti a Salvini. Quando ritornerò in campo davvero, prenderemo 6 punti.

Per Cramer (ll Giornale), “il Cavaliere torna in pista: domani ad Atreju, domenica alla kermesse di Forza Italia”. Brunetta: noi agonizzanti? Siamo più reattivi che mai.

Secondo Bruno Vespa, sul Mattino, il punto è se la sentenza di Strasburgo rimetterà o meno in pista Berlusconi. Sarà quello lo spartiacque per Forza Italia e il centrodestra.

Riforma del Senato. Scontro sui tempi, si chiude il 13 ottobre. Scrive Martirano sul Corsera: “Pressing del Pd per accelerare. La mediazione di Grasso che avverte: non sarò il boia della Costituzione. Sel e Lega ritirano parte degli emendamenti. Tensioni sul rinvio delle unioni civili”.

Toghe in politica. La richiesta di una stretta formulata dal Csm trova d’accordo il ministro Orlando. Francesco Grignetti su La Stampa.

A proposito di intercettazioni sui giornali, Davide Giacalone commenta la riforma su Libero: “è una farsa, continueremo a leggerle sui giornali”. Per il giornalista la previsione di una sede per individuare cosa è rilevante e cosa no è ampiamente sufficiente a favorire la fuga di notizie, giacché “dal momento in cui le parti entreranno in possesso del materiale, una selezionata parte di quello si ritroverà sui giornali”.

Sul medesimo argomento, ma sul Fatto Quotidiano, l’esponente di Md, Piergiorio Morosini dice: “Se servono a ricostruire i fatti le conversazioni vanno pubblicate. Tutto ciò che il magistrato valuta utile per il processo e inserisce in un atto giudiziario può essere conosciuto”. Lo stesso, relatore al Csm sul provvedimento delle toghe in politica, si dice favorevole a una “separazione più netta”. A firma Antonella Mascali.

In proposito si interroga anche il Foglio con un editoriale non firmato. La considerazione è la seguente: “nel tempo i magistrati si sono occupati oltre che di penale anche di morale”. “Nell’èra del processo mediatico la triangolazione tra magistrati birichini e giornalisti velinari è diventata ingrediente fondamentale del nostro sistema giudiziario”.

Cade l’amministrazione di centro sinistra di Bolzano, rieletta quattro mesi fa. Si dimette il sindaco Luigi Spagnolli (Pd) in polemica con gli alleati di sinistra. Sul Corsera.

Esteri

Intervista di Andrea Bonanni per Repubblica a Federica Mogherini. La Lady Pesc dice: “alla fine si è dimostrato che la Ue sa decidere e ha anche a disposizione gli strumenti per farlo”.

Secondo Fabrizio Dragosei, sul Corsera – rubrica Diplomazie, “Obama ‘vede’ le carte di Putin sulla Siria”. I due presidenti si vedranno lunedì prossimo: “è il tentativo di rilanciare per l’ennesima volta un rapporto assai difficile che però appare essenziale per riuscire ad avviare la soluzione alla crisi siriana e ucraina”.

Cuccati molti italiani che si erano rifugiati nelle banche di San Marino. Guardia di Finanza e procura di Forlì li hanno individuati, “ora possono solo affrettarsi a salire sul treno dell’ultima sanatoria fiscale, la cosiddetta ‘voluntary disclosure’.” Su Repubblica, Paolo Biondani.

Su Avvenire, l’onda lunga dell’effetto Francesco. Di fronte a Raul Castro si stringono la mano il presidente colombiano Santos e il capo delle Farc, Echeverry: “Tra sei mesi la pace”. A firma Lucia Capuzzi.

Economia

“Pensione anticipata e nodo esodati nella legge di Stabilità”. Il ministro Padoan annuncia che tutto avverrà con il rispetto dei saldi. Sul Sole, a firma Davide Colombo.

Ilva. Appello di Confindustria: “Senza acciaio l’Italia retrocede”. Sul Corsera Michelangelo Borrillo registra prima Squinzi che auspica un’alleanza pubblico privata. E poi il presidente di Federacciai, Gozzi: “in Europa c’è chi vuole la chiusura”.

Sul Foglio mirabile intervista di Alberto Brambilla ad Arthur Laffer, l’uomo della curva di Reagan: “Vi spiego perché stiamo vivendo il miracolo dell’economia”. “Se gli Usa torneranno a destra il futuro sarà splendido”.

Brutto colpo per De Luca. Fondi strutturali, l’Europa nega la proroga alla Campania. Scrive Paolo Mainiero: “La Regione è l’unica nella Comunità a non avere ancora avuto l’ok per le risorse 2014-2020. A rischio 1,8 miliardi non spesi della vecchia programmazione”. D’altro canto l’Ue: “bisogna anche certificarli”….

Altro

“I fondi al padre di Renzi? Nessun favore”. Sul Corsera, Alessandro Trocino dà voce alla smentita del governatore toscano Rossi: “Un caso solo per il suo cognome”.

Su Libero la notizia che la testata americana ‘Daily Best’ “asfalta Saviano”: “cita fonti sospette e contiene diversi casi di plagio”.

Copertina dell’Espresso: “Il vero volto dei Casamonica. Cocaina e pestaggi. Usura e tesori nascosti. Legami con la camorra e la ‘ndrangheta. Altro che folklore: è un clan potente e violento. Che a Roma controlla il territorio. Con tentacoli che arrivano alla politica”.

Diritti Civili. Falci su Repubblica intervista Ivan Scalfarotto: “Pd e governo hanno lottato più di Sel e grillini. Se Vendola e pentastellati avessero votato con noi ci sarebbe stata la finestra per legge”. E il giornale diretto da Ezio Mauro fotografa così la situazione: “Unioni civili, verso il rinvio al 2016”. Come anticipato da 7su7 due settimane fa.

Sul Foglio, recensione firmata da Mario Sechi al libro di Luigi Bisignani, “I potenti al tempo di Renzi”.

Informazione

Il Fatto Quotidiano – con Carlo Tecce – scrive di “terrore Rai”. “Chi non si allinea va a casa”. Addirittura il giornale di Travaglio registra: “Era meglio ai tempi di Berlusconi”. L’ordine per i direttori di reti e tg è chiaro: good news nei palinsesti.

Sul Sole, spazio a Confindustria Radio Televisioni: “Conti in rosso per le tv locali. Serve un riassetto normativo per il settore”.

Su Avvenire la protesta dei settimanali cattolici: “Il piano Poste ucciderà i nostri giornali”. Occorrerebbe sospendere il servizio di recapito a giorni alterni che dovrebbe scattare il primo ottobre. A firma Paolo Ferrario.


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