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Pensioni, i consigli di Federmanager al governo sulla flessibilità in uscita

La questione previdenziale e le ipotesi di introduzione di meccanismi di anticipazione dell’accesso al pensionamento sono stati al centro dell’incontro di questa mattina tra il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Pier Paolo Baretta, e il Presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla nella sede nazionale di Federmanager a Roma.
La visita ufficiale ha riguardato i temi al centro dell’agenda del Governo e di cui si sta discutendo in vista della definizione della prossima Legge di Stabilità.

LE PAROLE DI BARETTA

Il sottosegretario Baretta ha illustrato alcuni aspetti di possibile attuazione ribadendo che “la ripresa c’è e va irrobustita. Con la Legge di Stabilità perseguiamo innanzitutto l’obiettivo chiaro di ridurre le tasse, a cominciare dall’annullamento dell’aumento dell’Iva, già previsto come clausola di salvaguardia. Inoltre, quando parliamo di flessibilità in uscita, che è uno dei temi in discussione, vogliamo intendere un intervento strutturale che risolva in maniera definitiva alcune situazioni soggettive e professionali di sofferenza e che, al tempo stesso, consenta quel ricambio generazionale che è indispensabile per ringiovanire le imprese e favorire l’occupazione”.

LE IDEE DI FEDERMNAGER

“C’è bisogno di un’iniezione di fiducia per sostenere la ripresa economica, di cui anche noi stiamo iniziando a vedere i primi segnali. Pertanto, apprezziamo con sincerità il metodo di apertura al dialogo che abbiamo riscontrato oggi”, ha dichiarato Cuzzilla.
Poi rivolgendosi a Baretta ha aggiunto che “il Sottosegretario sta portando avanti un tema critico che riguarda anche i dirigenti. Sulle pensioni attendiamo una misura ad ampio raggio che recuperi le criticità generate dalla Legge Fornero. Ci fa molto piacere dunque che il Sottosegretario stia valutando la fattibilità di un provvedimento sulla flessibilità in uscita, un meccanismo che Federmanager ritiene sostenibile, anche se non è a costo zero. Su questo, sottolineo che la decurtazione in termini percentuali di chi sceglie l’uscita anticipata non deve superare il 4% annuo dell’assegno pensionistico altrimenti spettante”.

UNO SGUARDO AI PROGETTI INDUSTRIALI

Durante l’incontro Baretta e il Presidente Cuzzilla hanno discusso anche di come far ripartire l’Italia e di progetti industriali, convenendo sulle potenzialità del cosiddetto “modello partecipativo” con cui si promuove il coinvolgimento del manager nel capitale aziendale. Federmanager ha sostenuto l’ipotesi che il manager in uscita dall’azienda possa assumere parte del rischio di impresa, in particolare nel caso di PMI, se stimolato da forme di agevolazione fiscale sulle somme percepite a titolo di liquidazione e/o di incentivazione all’esodo.

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