Si è concluso da pochi giorni il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia e già troviamo nell’agenda ecclesiastica un altro importante evento, il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa Cattolica Italiana in programma a Firenze, dal 9 al 13 Novembre 2015. Dal 1976 i Covegni Ecclesiali sono stati organizzati ogni dieci anni per cercare di mettere in pratica il grande rinnovamento voluto dal Concilio Vaticano II.
La cerimonia inaugurale sarà il 9 Novembre, alle ore 15.30, con le processioni che partono dalle quattro Basiliche cittadine (Santa Croce, Santa Maria Novella, Santo Spirito e Santissima Annunziata) e si ricongiungono nel Battistero di San Giovanni e nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore.
Alle 17 in Cattedrale sono previsti gli interventi di saluto del cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, e di Dario Nardella, sindaco della città. Alle 17.30 la celebrazione dei Vespri a cui seguirà alle 19 la prolusione di Mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e presidente del Comitato preparatorio del Convegno.
Ospite d’eccezione del Convegno sarà Papa Francesco atteso per il 10 di Novembre, alle 9 di mattina, allo stadio d’atletica “Luigi Ridolfi”, di fronte allo stadio “Artemio Franchi”, dove, nel pomeriggio, celebrerà la messa davanti a 50mila fedeli.
“In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” è il tema del Covegno perchè, in un momento come quello attuale della Chiesa, è importante capire, come si legge nella “Traccia” preparatoria, “cosa significa essere umani al tempo della tecnica senza limiti, di una economia che ha perso l’aggancio con la realtà, di una natura che, sfruttata, si ribella, di mutamenti sociali e demografici profondi e di tante altre sfide”.
Nel 50° anniversario del Concilio Vaticano II che ha aperto all’umanità la dottrina cristiana della Chiesa e, a differenza dei Concili precedenti, si è messo in ascolto dell’umanità, vengono indicate cinque “vie di umanità nuova” da cui prenderanno spunto i vari incontri fissati alla Fortezza da Basso: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare.