Introduzione graduale della direttiva Brrd, attenzione alle specificità del credito popolare e cooperativo, nodo dei bond. Sono alcuni degli aspetti toccati oggi, giovedì 29 ottobre, nel corso dell’audizione dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari nella Commissione Finanze e Tesoro del Senato.
IL TEMA
L’audizione ha avuto come tema il recepimento, nell’ordinamento italiano, della direttiva europea BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive) che istituisce un regime armonizzato per la gestione delle crisi delle banche e di altri intermediari finanziari, “con l’obiettivo di assicurare che il dissesto sia affrontato tempestivamente ed in modo da garantire la continuità delle funzioni essenziali, evitare effetti negativi sulla stabilità finanziaria, preservare l’integrità delle finanze pubbliche, tutelare i depositanti e gli investitori”, ricorda la nota dell’associazione con sede in piazza del Gesù.
L’INTERVENTO DI SFORZA FOGLIANI
“L’obiettivo della nuova normativa – secondo il parere esposto alla Commissione dal presidente di Assopopolari, Corrado Sforza Fogliani – è quello di ridurre al minimo i fenomeni di azzardo morale alla base della crisi finanziaria globale, di rafforzare la disciplina di mercato e contenere l’eccessivo livello di rischio da parte di intermediari, azionisti e creditori” realizzando così “una valida alternativa per la gestione delle crisi bancarie più efficiente rispetto al precedente ordinamento, in termini di minori costi per le finanze pubbliche, ma anche per gli stessi azionisti e creditori”.
AUSPICIO E PREOCCUPAZIONI
Sforza Fogliani ha posto l’attenzione, tra l’altro, sulla necessità di procedere con gradualità nel processo di implementazione del nuovo impianto normativo nonché di applicare concretamente il principio di proporzionalità, in particolare ai fini della contribuzione per la costituzione del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie: “Pertanto dovrebbero essere previste modalità semplificate per le banche, come le popolari cooperative, che hanno dimensioni, complessità operative e profili di rischio contenuti rispetto alla generalità delle banche commerciali”, ha rimarcato il presidente di Assopopolari.
LA QUESTIONE DEI BOND
“Entrando nel merito delle valutazioni tecniche previste dai decreti di recepimento della BRRD – ha aggiunto Sforza Fogliani – sussiste a nostro avviso un problema di merito riguardante alcune forme di provvista bancaria. E’ il caso delle obbligazioni bancarie non garantite (cd. obbligazioni senior) che risultano penalizzate nella graduatoria degli strumenti di debito utilizzabili nelle procedure di risoluzione delle crisi bancarie, e che pertanto si presentano più rischiose per la clientela e più onerose per le banche emittenti”. Un ulteriore aspetto di preoccupazione è stato individuato sull’impatto mediatico legato all’entrata in vigore del Bail-in, che sta inducendo ingiustificate preoccupazioni sulla clientela retail.
LE PAROLE DI DE LUCIA LUMENO
In riferimento alle complessità della normativa in parola, il segretario generale dell’ANBP, Giuseppe De Lucia Lumeno, ha ricordato come l’Associazione “stia dedicando particolare impegno alla formazione e informazione delle proprie associate, con l’obiettivo di assicurare la più ampia divulgazione sulle corrette modalità di interpretazione delle nuove regole”. “Sono stati tenuti specifici corsi di formazione per gli amministratori e gli operatori – ha aggiunto De Lucia Lumeno – e già a fine 2014, è stato costituito un gruppo di lavoro di Categoria per approfondire con le associate gli aspetti operativi delle Direttive BRR e DGS, e, in particolare, per elaborare le linee guida per la predisposizione dei piani di risanamento”.