Le energie rinnovabili proseguono il loro percorso di crescita e diffusione mondiale, come confermato dal progressivo abbandono dei combustibili fossili. La maggiore sensibilità verso le problematiche ambientali e le politiche sempre più attente e vigilanti, stanno riscuotendo progressivamente i loro effetti. Anche le compagnie energetiche hanno adeguato e rinnovato le loro soluzioni, basti pensare alle HeraComm e alle sue offerte per la “casa” e per il “business”, e a tutti gli incentivi per favorire la diffusione di soluzioni a basso impatto ambientale.
L’ultimo grande traguardo in materia di energie rinnovabili riguarderebbe il progressivo abbandono dei combustibili fossili, come confermato dai dati emersi dal recente studio elaborato da CDP – Carbon disclosure project – un’organizzazione no-profit indipendente che offre alle aziende e ai Paesi di tutto il mondo, tutte le informazioni necessarie per gestire gli effetti derivanti dal cambiamento climatico e idrico. I dati hanno inoltre permesso di stilare una classifica, individuando le città più evolute in materia di energie rinnovabili.
Energie rinnovabili: i risultati della ricerca
L’analisi, condotta in collaborazione con Aecom, società leader nella fornitura di servizi di supporto tecnico, ha evidenziato un generale passo in avanti in materia di soluzioni energetiche alternative e a basso impatto. Lo studio condotto a livello mondiale, su un campione di 308 città, ha permesso di mettere a confronto i dati forniti dalle varie città, identificando per ognuna la quantità di energia prodotta da fonti fossili e quella prodotta da fonti pulite. Considerando che la produzione di energia elettrica a livello mondiale supera le 12,6 giga tonnellate di emissioni di CO2, è evidente che l’apporto di ogni singola città diventa fondamentale per la tutela ambientale.
I dati mettono in evidenza un impiego maggiore delle energie rinnovabili nelle città dell’America latina, con oltre il 76% del totale della fornitura; seguono le città europee con valori medi di impiego pari al 59% ed infine quelle asiatiche, con un poco confortante 15%. Dati senza dubbio positivi, che lasciano intravedere anche importanti possibilità di sviluppo, come ad esempio iniziative mirate a rafforzare la costruzione di sistemi energetici alternativi.
Le situazioni energetiche più interessanti
I risultati dello studio hanno visto il buon posizionamento di Reykjavik, e Zurigo, seguite da Funchal, Oslo, Stoccolma e Parigi, rispetto alle altre 68 città coinvolte dallo studio. Un nota di riconoscimento va fatta all’Italia, grazie ai risultati raggiunti da Padova, che si attesta come la città più green in materia energetica. La diffusione dei dati è stata anche l’occasione per i governi di alcune città di rinnovare il loro impegno verso l’uso delle fonti rinnovabili.
Infatti Stoccolma, Santa Monica e San Francisco, hanno rinnovato il loro impegno fissando come obiettivo l’impiego energetico al 100% da fonti rinnovabili. Karin Wanngård vuole diventare indipendente dai combustibili fossili entro il 2040 mentre Canberra si è impegnata a raggiungere entro il 2020, il 90% della sua elettricità da risorse energetiche a basso impatto. Hong Kong ha invece deciso di utilizzare incentivi finanziari per spronare le società elettriche a investire nelle rinnovabili.