Grazie all’autorizzazione del gruppo Class Editori, pubblichiamo l’articolo di Angela Zoppo uscito sul quotidiano MF Milano Finanza
Un’altra maxi-commessa in vista per una società della galassia Finmeccanica. E anche stavolta, come per gli Eurofighter Typhoon di Alenia Aermacchi & C prenotati dal Kuwait, è stato determinante il lavoro delle diplomazie e dei governi.
I NEGOZIATI DI THALES
Thales Alenia Space (Tas ), joint venture italo-francese partecipata al 33% da Finmeccanica, ha avviato negoziati in esclusiva con l’Arabia Saudita assieme ad Airbus Space Systems per un ordine che potrebbe aggirarsi tra 2,5 e 3 miliardi di euro.
I DETTAGLI
Il contratto riguarda la fornitura di quattro satelliti, due di osservazione e due per le telecomunicazioni militari, che il governo di Riad vuole inserire nel suo nuovo programma per la Difesa.
IL RUOLO DEI GOVERNI
L’avvio delle trattative in esclusiva ha ricevuto una forte spinta dalla mobilitazione del governo francese ed è stato svelato da un tweet del primo ministro Manuel Valls, nel quale si legge di una messe di contratti in arrivo. Valls è volato a Riad martedì scorso proprio per dare una scossa al dossier e promuovere gli interessi transalpini, che stavolta vanno a coincidere con quelli italiani.
IL SETTORE DEI SERVIZI SATELLITARI
Ora la situazione sta migliorando, a quanto si legge nell’ultima relazione finanziaria del gruppo guidato da Mauro Moretti, che registra “la maggiore redditività del segmento dei servizi satellitari rispetto al primo semestre del 2014”, mentre “l’effetto di un mix sfavorevole di attività nel segmento manifatturiero risulta compensato dai minori oneri di ristrutturazione rispetto al semestre dell’anno scorso”. Il titolo Finmeccanica perciò ieri ha reagito bene alla notizia, con un rialzo del 2,7%. Secondo fonti d’Oltralpe, il contratto potrebbe essere siglato nel 2016. Airbus Space Systems avrà il ruolo di capofila per i due satelliti di osservazione, mentre Thales Alenia Space lo avrà per quelli di tlc.
LO SCENARIO ARABO
Ma il mercato già ipotizza scenari anche più suggestivi, vedendo nella potenziale commessa saudita la piattaforma per una collaborazione duratura tra Thales Alenia Space e Airbus Space Systems orientata al mondo arabo. C’è molta attenzione, per esempio, alle mosse degli Emirati, che a metà novembre a Dubai presenteranno ufficialmente la loro Agenzia Spaziale, che nasce con un obiettivo molto ambizioso: mandare una sonda su Marte entro il 2023. I due gruppi hanno già chiesto supporto al governo francese in vista di nuove possibili commesse nel Golfo.
LE PREVISIONI
La domanda nel settore dei sistemi e dei servizi spaziali è valutata 90 miliardi di euro l’anno, con tassi di crescita intorno al 2% per le attività manifatturiere, sostenute da programmi di investimento governativi sia civili che militari, e del 6-7% per i servizi. “La stasi delle attività manifatturiere legate a investimenti privati”, si legge nei documenti Finmeccanica , “rende sempre più importante il supporto delle istituzioni nazionali e internazionali, come Esa e Ue”. Proprio a queste ultime due fa capo il programma satellitare Copernicus. Negli stabilimenti di Thales Alenia Space si sta ultimando Sentinel-3A, terzo satellite dei 17 previsti per l’osservazione della terra e degli oceani. Il nuovo satellite verrà lanciato a dicembre ed è costato 350 milioni di euro.