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Isabella Seragnoli, filantropa doc

L’autunno a Bologna è arrivato portandosi acquazzoni e sensazione di freddo improvviso, ma scalda il cuore l’energia solare costante e straordinariamente semplice e fortissima di una signora bolognese che porta il nome dei Seragnoli, antica famiglia che ha donato autorevolezza, economia e prestigio negli anni alla nostra turrita.

Isabella è sorella di Lorenzo, giovane amico che ci ha lasciato a quindici anni e che ricordo con un sorriso dolce ma triste, nel suo letto quando lo andavamo a trovare,in Via delle Rose, prima che la leucemia ce lo portasse via.

Sono passati 40 anni e Isabella da autentica filantropa signora nell’anima e nei fatti, ha dedicato la sua vita a “far del bene” e allora prima l’Istituto Seragnoli di ematologia, altri luoghi e impegni di incontri per la nostra Bologna,ora la seconda edizione del Festival della fotografia industriale sempre  a Bologna. Nato in una cornice internazionale il festival si sviluppa  nella nostra città attorno al concetto di mostrare al grande pubblico e gratuitamente, il mondo del lavoro, proponendo un dialogo tra la bellezza degli spazi storici e la meraviglia delle immagini fotografiche di artisti internazionali, giovani e grandi di età che con il loro occhio e il loro obiettivo hanno saputo cogliere l’essenza della raffigurazione dei processi lavorativi in molteplici e differenti luoghi di produzione.

Isabella Seragnoli ha realizzato l’occasione perché l’immagine fotografica dunque  sia documento, opera d’arte e ora Foto/Industria a Bologna che ci offre in maniera illuminata e attenta l’evoluzione industriale per anche non perdere il ricordo di chi eravamo e attraverso le immagini accendere un racconto suggestivo sui mestieri e su chi opera. Un viaggio che apre lo sguardo verso modi e mondi produttivi apparentemente diversi e non necessariamente di confine. Anzi. Accanto ai grandi autori il Festival dà spazio a opere recenti di giovani fotografi e la GD,l’impresa della famiglia Seragnoli che è leader mondiale nel settore delle macchine per il packaging, ha creato così un fondo di immagini sul lavoro e ha dato inizio ad una collezione di fotografie industriali della Fondazione MAST che si arricchisce di un corpo di migliaia di immagini del lavoro.

Così Bologna è un ombelico del mondo valorizzando il tessuto industriale dell’area metropolitana e del territorio che con questo evento spalanca la porta  ai luoghi storici e alla cultura dell’espressione artistica fotografica e regala  così alle persone, gratuitamente, la passione condivisa. Un gran bel dono.

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