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Le nuove professioni digitali

Il mondo del digitale, in particolare quello legato al web e al mobile, è un settore in continua evoluzione dove emerge continuamente la necessità di nuove figure professionali in grado di permettere alle aziende di tenere il passo e di competere con le nuove sfide proposte dal mercato globale.

La possibilità di connettersi a internet attraverso smarphone e tablet oltre che con i tradizionali computer ha dischiuso al mondo del business un mercato, composto da tutti gli utenti di internet del mondo, raggiungibile in pochi click, con potenzialità e suggestioni infinite rispetto al passato.

Inevitabile, a questo punto, la nascita di nuovi profili professionali legati sopratutto allo sviluppo di siti web e applicazioni e al mondo dell’advertising a questi collegati. Sviluppatori ed esperti in comunicazioni stanno conoscendo momenti di gloria con una richiesta continua di figure sempre più specializzate e in grado di seguire la veloce evoluzione della tecnologia degli strumenti a disposizione dei potenziali utenti.

Specialisti in e-commerce, account advertising per il web e il mobile, seo specialist (in questo ambito prevalgono i freelance sulle agenzie), content manager e SEO writer costituiscono un mercato giovane e in continua espansione dove la diversificazione delle figure professionali va al passo con con l’emersione di nuove idee e prospettive.

In Italia il mondo del lavoro è allineato al resto del mondo e il divario con USA e UK, che rappresentano i paesi guida in questo settore, va rapidamente riducendosi.
Lauree come informatica o in ingegneria informatica garantiscono un rapido accesso al mondo del lavoro legato al mercato digitale ma anche una laurea in materie economiche con una specializzazione in ambito digitale o web costituisce un ottimo passaporto per entrare nel mondo del business online.

La nota dolente rispetto all’estero è costituita dalle retribuzioni. Per rimanere in ambito europeo, i nostri professionisti, rispetto ai loro omologhi del Regno Unito, della Germania e della Francia ricevono retribuzioni sensibilmente più basse.

In molti casi lo stipendio di uno specialista tedesco o inglese arriva a essere anche il doppio rispetto a quella di un italiano, sia a livello di junior specialist che dopo anni di seniority nella specialità.

Sostanzialmente un tecnico specializzato italiano al suo primo contratto si vedrà riconosciuta una retribuzione sensibilmente più bassa rispetto ad uno inglese e questo divario, pur diminuendo nei primi anni di carriera, torna a crescere con l’aumentare dell’esperienza.

Diverse sono le ragioni cui è dovuto il fenomeno.
Intanto gli stipendi riconosciuti in Italia dalle aziende sono mediamente molto più bassi che all’estero, inoltre la tassazione che lo stato italiano effettua sul lavoro è tra le più alte del mondo scoraggiando di fatto le aziende a riconoscere facilmente aumenti retributivi che finirebbero per costare quasi il doppio dell’aumento concesso.

Peraltro, in Italia, il lavoratore tende alla ricerca del posto fisso a causa dell’altissima difficoltà a reinserirsi nel momento in cui esce dal mondo del lavoro, al contrario all’estero, in particolare nei paesi anglosassoni, la propensione al rischio del cambiamento del lavoro viene spesso premiata con miglioramenti economici.

Paradossalmente un lavoratore italiano che cambia azienda per fine contratto rischia di trovare un nuovo lavoro a retribuzione più bassa rispetto al precedente ed essere costretto ad accettarlo, nonostante la maggior esperienza acquisita.

Nonostante queste problematiche il settore digitale resta quello maggiormente in espansione anche nel nostro paese con moltissime possibilità a disposizione di chi abbia la giusta età per entrarvi e la propensione ad aggiornarsi continuamente.
È prevedibile che già nell’immediato futuro si apriranno prospettive interessanti per quelle figure che fanno riferimento al mondo dei media sempre più propensi a trasferirsi o espandersi nel mondo del web e del mobile.

In particolare il mondo della televisione tende a spostare i suoi interessi verso i contenuti on demand e ne trarranno giovamento in particolare tutti quegli specialisti in grado di operare nel settore.

Passione e voglia di sperimentare sono i fattori che maggiormente fanno la differenza in un settore in cui l’evoluzione è rapidissima e impone nuove idee praticamente ogni sei mesi.
È naturalmente necessaria una buona preparazione di base, ottenibile con corsi e specializzazioni sia pre che post laurea che permettano di saper utilizzare nel modo giusto i nuovi strumenti che continuamente si affacciano alla ribalta.

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