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Le ultime schermaglie prima del Sinodo per la Famiglia

Ci sono modi diversi di vedere il Sinodo per la Famiglia che si aprirà domenica in Vaticano. Per il cardinale Robert Sarah, africano, è andare contro il Vangelo riammettere ai sacramenti i divorziati risposati. Indirettamente gli risponde il tedesco Walter Kasper, secondo il quale “nessuno di noi dice che c’è una soluzione generalizzata, si devono guardare le situazioni complesse e particolari. Questo è anche quello che diceva Giovanni Paolo II, e cioè che bisogna discernere le situazioni caso per caso”. Dunque, a quattro giorni dal Sinodo si riapre il dibattito su come agire nei confronti di chi si è sposato in chiesa, si è separato e poi ha deciso di creare una nuova unione. Ad oggi nessuno è in grado di dire cosa succederà alla fine della tre settimane di confronto. Una cosa è certa: migliaia di fedeli, che secondo la Dottrina della Chiesa hanno sbagliato, attendono una risposta.

NESSUNO VUOLE TRADIRE IL VANGELO

Kasper è annoverato tra i cosiddetti progressisti, ma ci tiene a precisare che “ognuno vuole conservare il Vangelo, questa è la base comune di tutti ma se si tratta di come applicarlo alle situazioni concrete nessuno di noi vuole tradire il Vangelo”. Lo ha fatto ieri alla presentazione del suo libro “Testimone della Misericordia”, frutto di una conversazione col giornalista vaticanista Raffaele Luise, edito da Garzanti. Luise afferma che “con la straordinaria figura di papa Francesco, la Chiesa ha intrapreso un’epoca di riforme e di cambiamenti di ampio respiro. Per far luce su questo cammino complesso, non c’è testimone migliore del cardinale Walter Kasper, teologo eminente, fedele collaboratore del pontefice e ispiratore del tema della misericordia, vero fulcro dell’intero magistero di Bergoglio”.

NON HA SENSO LA DIARCHIA PROGRESSISTI-CONSERVATORI

Il porporato fu il primo che un anno fa ventilò la possibilità di dare la Comunione ai divorziati risposati dopo un adeguato discernimento. E così Kasper oggi fa notare che “la misericordia é il primo attributo di Dio e per questo papa Francesco è senz’altro un conservatore ma questa contrapposizione tra oppositori del Papa o progressisti dall’altra parte non ha alcun senso perché la Misericordia è nel Vangelo”. Per Kasper “tutti sperimentiamo ogni giorni il bisogno della Misericordia di Dio e la nostalgia di farci ‘prossimi’ gli uni degli altri”. Francesco d’altronde ha cambiato radicalmente l’immagine del papa, portandola in mezzo alla gente.

IL GIUBILEO RIBADIRÀ CHE DIO NON È CATTIVO E GELOSO

E in quest’ottica è fondamentale l’Anno della Misericordia. Il cardinale dice che “con questo anno santo il papa vuole con forza correggere la visione di Dio affermatasi oramai nella nostra età secolare, una visione veterotestamentaria: il Dio geloso, cattivo e pericoloso di Nietzsche”. Dunque, c’è spazio per ogni forma di dialogo perché “sulla misericordia si sono registrati molti fraintendimenti, come se essa negasse la dottrina o rappresentasse un cristianesimo a buon mercato. Servirà invece un approfondimento che metta in luce come la Misericordia sia l’espressione stessa dell’identità di Dio”.

MA ALTRI 11 CARDINALI RICHIAMANO IL MAGISTERO DELLA CHIESA

Nel frattempo, altri 11 cardinali hanno espresso opinioni non certo in linea con quelle di Kasper in nel libro dal titolo “Matrimonio e famiglia”, edito da Cantagalli e curato da Wienfied Aymans. La prefazione afferma che i concetti stessi di matrimonio e famiglia sono diventati ambigui e non ben definiti in una larga fascia della cultura delle società occidentali. Per questa ragione è necessario che l’insegnamento di Gesù Cristo sia espresso in maniera chiara e senza omissioni nella dottrina della Chiesa. Gli undici cardinali offrono riflessioni in sintonia con il Magistero della Chiesa, e particolarmente con l’Esortazione apostolica post-sinodale Familiaris consortio di San Giovanni Paolo II e con il Catechismo della Chiesa Cattolica”. I porporati sono: Caffarra, Cleemis, Cordes, Duka, Eijk, Meisner, Onaiyekan, Rouco Varela, Ruini, Sarah, Urosa Savino.



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