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Si parla di Roma e non di Torino

Evelina Christillin è nuovo presidente dell’Enit. L’ente del turismo, uno dei tanti enti che Cottarelli aveva indicato come inutili. Evelina Christillin – sue parole – ha fatto le Olimpiadi invernali di Torino e, sempre a Torino, ha fatto il Museo Egizio. È stata, perfino, presidente del Teatro Stabile. Perché evidentemente – sempre parole sue – sarà pure una testona sabauda ma le cosa si fanno. Dunque, prepariamoci a grandi cose. Dall’inutile all’utile passando per il dilettevole.
Per farcelo sapere, la D.ssa Christillin ha scelto Otto e Mezzo perché le donne, si sa, preferiscono dire le cose ad altre donne, dalle professioniste serie, dove non si urla. Dunque, da Lilli Gruber. E la Gruber, come si dice, già che c’era, ha chiesto alla Christillin cosa ne pensasse di Roma. E la Christillin ha spiegato che tutte le volte che si reca a Roma – e lei ne ha consuetudine – è sempre un disastro. Soprattutto i taxi. Giusto l’unica cosa che chi vive a Roma non usa. Ad ogni modo, la Christillin non lo ha detto, ma lo si leggeva tra le righe, contrapponeva il sistema Torino al sistema Roma. Una sorta di leghismo di bell’aspetto, che ci crede veramente che alla fine la Reggia di Venaria, la Palazzina di Stupinigi sono poi meglio dei Fori e del Cupolone. Che i testoni sabaudi sono meglio dei soliti romani. Ecco.
Eppure Torino soprattutto dalle parti della cultura sta vivendo le pruriginose vicende del Salone del Libro. La più importante kermesse che a Maggio porta a Torino tutto il gotha dell’editoria. L’affare è talmente serio al punto che uno come Ernesto Ferrero – un pupiddu – è lì a spiegare cos’è un make up dei numeri relativi agli ingressi. I ritocchi di marketing. Al punto che a uno come Travaglio che a Torino qualche orecchio buono per sapere le cose come stanno lo deve pur avere, neanche passa per la testa di mettere due fascine nel caminetto sulla questione. Perché appunto a Torino non ci sono i soliti romani, ci sono i testoni sabaudi. Ed è peggio.

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