Si chiama Svetlana Alexijevich la giornalista bielorussa premiata con il Nobel per la letteratura 2015. Nata a Stanislav – oggi Ivano-Frankivsk in Ucraina – è cresciuta in Bielorussia. Si è laureata in giornalismo all’Università di Minsk e ha lavorato la prima volta in una redazione in provincia di Brest.
Per un po’ di tempo Alexijevich si è dedicata all’insegnamento, come era tradizione nella sua famiglia, ma la passione per il giornalismo vinse. Lavorò come reporter a Narowla, in provincia di Gómel. E si dedicò alla poesia. È stata giornalista della rivista letteraria Neman di Minsk. I suoi articoli sono sempre stati considerati ibridi tra giornalismo e letteratura.
Alexijevich aveva lasciato la Bielorussia nel 2000 per vivere a Parigi, Gotenburgo e Berlino. Ma nel 2011 è tornata a Minsk. Molti dei suoi libri sono pubblicati in Italia da E/O: “ Preghiera per Cernobyl”; “Ragazzi di zinco”; “Incantati dalla morte”, tranne “Tempo di seconda mano. La vita in Russia dopo il crollo del comunismo” per Bompiani.
