Dopo il coming out di Krzysztof Charamsa, il tema dell’omosessualità nella Chiesa cattolica continua a generare polemiche. Molti documentari e produzioni cinematografiche hanno affrontato l’argomento. Nessuno di questi, però, ha destato così tanto clamore come il documentario brasiliano Amori sacri di Dener Giovanini.
UN TEMA SFACCETTATO
Secondo il regista, il suo lavoro – spiega su Terra – vuole mostrare “l’ipocrisia dei religiosi che… fanno di nascosto quello che condannano in pubblico“. Inizialmente il documentario intendeva raccontare il modo in cui diverse religioni trattano il tema dell’omosessualità. Ma durante le ricerche di preproduzione, l’autore è stato colpito dal fatto che alcuni preti che condannavano pubblicamente i gay, lo erano a loro volta. Fu allora che Giovanini decise di condurre un’inchiesta. Dopo aver contrattato un attore, creò diversi account Facebook e Skype per entrare in contatto con preti alla ricerca di sesso online.
IDENTITÀ NON SVELATA
Il film include scene registrate attraverso webcam, che hanno per protagonisti vescovi, monsignori, sacerdoti e seminaristi, la cui identità non sarà svelata. “Non vogliamo giudicare nessuno. Soltanto mostrare l’ipocrisia dei discorsi religiosi che condannano l’omosessualità”, ha detto Giovanini. Sono stati filmati 150 ecclesiastici provenienti da 30 diversi Paesi. Nel complesso, sono stati girati più di 500 minuti di conversazioni “a luci rosse”.
LE TESTIMONIANZE
Amori sacri sarà terminato nel primo semestre del 2016. I produttori hanno voluto diffondere parte del materiale ora, per far coincidere la promozione del video con la fine del Sinodo sulla famiglia. “Questo è il nostro contributo per fare capire alla Chiesa che deve occuparsi prima di quello che accade tra le proprie mura”, ha concluso Giovanini. Il documentario include anche testimonianze di seminaristi che dichiarano di essere stati espulsi a causa del loro orientamento sessuale.
