Era fuggito con la famiglia, per cercare una nuova possibilità e una casa sicura in una città che lo proteggesse. Aveva sofferto la povertà e la fame. I suoi genitori hanno visto la guerra e conosciuto i soprusi. Sono fuggiti perché volevano una vita migliore per i propri figli e purtroppo, e questo è il grande dolore che ci colpisce, proprio dove erano approdati cercando riparo, hanno conosciuto il dolore più profondo: la perdita di un figlio.
Mohamed è arrivato a Berlino nel quartiere Mitte (Alt-Moabit) e qualcuno lo ha ingannato. Ha sventolato un peluche davanti ai suoi occhi. In quell’immensa massa di persone disorientate, dove centinaia di volontari si affannavano per aiutare tutti i rifugiati portando coperte, acqua, cibo, giocattoli per i bambini, si era nascosto un orco. Un orribile orco.
Ha approfittato della situazione. Ha usato un gesto di benevolenza per commettere il gesto più atroce. Ha strappato via Mohamed alla famiglia. Ne ha abusato e poi lo ha ucciso. E nascosto il corpo in una valigia. La denuncia è arrivata dalla madre dell’orco, che ha notato qualche cosa di strano. Ci è voluto tanto coraggio anche da parte di questa donna che è comunque sempre una madre.
La notizia ci ha colpiti profondamente. Viviamo in questo quartiere e ci impegniamo affinché i rifugiati e i migranti abbiano l’assistenza di cui necessitano. L’SPD in questo quartiere di Berlino, che conta oltre 70 mila abitanti, è attivissima. Il nostro deputato (il Land Berlin è uno Stato) İlkin Özışık si è speso tantissimo e con lui tanti altri.
Oggi Ilkin ha dovuto tenere la conferenza stampa più dolorosa della sua vita. Ha dovuto parlare della situazione dei rifugiati e nello specifico della situazione della famiglia del piccolo Mohamed. Oggi alla nostra riunione mensile ci ha raccontato tutto quanto. Ci ha spiegato delle enormi difficoltà incontrate per consentire alla famiglia di avere una degna sepoltura per il proprio figlio, con rito islamico, a Berlino. Dell’appoggio offerto e del sostegno che due importanti avvocati tedeschi hanno deciso di dare a questa famiglia.
Trattenere le lacrime è stato difficile. Per tutti noi.
L’orco ha ucciso anche un altro bambino. Il piccolo Elias. Scomparso poche settimane prima di Mohamed, nell’area di Potsdam. Elias aveva 7 anni. Adesso gli inquirenti stanno indagando sulle altre numerose scomparse di bambini in Berlino e nel Brandeburgo per poter capire se questa sorte è toccata ad altri innocenti.
Berlino è una città che ha fatto dell’accoglienza e della tolleranza uno stile di vita. Ci si preoccupa sempre di cosa facciano “gli altri” gli “stranieri”, ma il problema è che l’altro che temiamo è proprio vicino e non ha le sembianze che alcuni pensano.
Sapere di queste atrocità colpisce in modo forte. Specialmente quando una notizia simile fa cadere un’intera comunità nello sconcerto. Ma come è possibile? Come è potuto accadere? Le domande sono tante e non troviamo pace per dire quanto questa notizia ci logori.
L’unica cosa che possiamo fare ora è stare vicini alle famiglie del piccolo Mohamed ed Elias e impegnarci ancora di più affinché si possano mettere in sicurezza queste persone e in generale, tutti i bambini.
Il mio pensiero questa sera a Mohamed ed Elias.