In Portogallo, il primo ministro incaricato Passos Coelho ha perso il voto di fiducia. Il Presidente della Repubblica sarà ora obbligato a conferire l’incarico al leader dei socialisti, Costa, che ha recentemente siglato un patto di legislatura con due partiti di estrema sinistra, il Bloco de Esquerda e il Partido Comunista Português (PC), che garantisce alla coalizione la maggioranza parlamentare.
COSA FARÀ IL NUOVO GOVERNO
Il cammino del nuovo Governo sarà difficile. Il patto di coalizione prospetta il blocco delle privatizzazioni, l’adozione di una serie di misure che portano all’aumento della spesa pubblica e il rifiuto di ulteriori misure di austerità. D’altro canto, nonostante i grandi progressi sul fronte fiscale (il deficit è sceso sotto il 3% e il debito quest’anno ha iniziato a calare come percentuale del PIL), l’anno prossimo il Governo deve far fronte a ingenti necessità di rifinanziamento (circa 20 miliardi di euro), dovute per metà al rimborso anticipato dei debiti verso il FMI.
LE PROMESSE DI CENTENO
Questo significa che il nuovo esecutivo avrà assoluto bisogno di non alienarsi la fiducia degli investitori. Non a caso, il probabile nuovo ministro delle finanze, Mario Centeno, ha promesso in un’intervista di rimanere “nel solco del consolidamento fiscale fin qui tracciato dal precedente Governo, ma riducendo la velocità di crociera rispetto a prima”; anche il PC ha confermato il rispetto degli accordi con le Autorità europee.
LA MAGGIORANZA RESTERÀ COMPATTA?
Il nodo è capire se, in fase di redazione del budget 2016, la maggioranza rimarrà compatta a fronte della necessità di individuare le misure necessarie al raggiungimento di tale obiettivo. Forse, l’esperienza drammatica del Governo guidato da Syriza in Grecia e la consapevolezza che lo spazio di manovra è limitato favorirà la compattezza della coalizione.