Ernesto Ferrero è stato chiamato a dirigere il Salone del Libro di Torino ancora per un anno dai vertici di Comune e Regione. Una scelta obbligata, e di continuità, per garantire la buona riuscita dell’evento inguaiato dal pasticcio sul numeri di visitatori.
Il fatto, bizzarro e un poco grottesco, è che Ferrero dovrebbe guidare la kermesse senza alcuno onorario.
Ora, siccome stiamo parlando di libri e letteratura, ecco che l’immagine di Ferrero che riceve siffatta investitura da Fassino e Chiamparino rimanda all’incontro tra Panthaleon Pantoja e i generali Felipe Collazos e Roger Scavino.
Il SDEASALTO16 – servizio direzione editoriale e affini per il salone del libro di Torino 2016 – fa il paio con il SVGPFA – servizio delle visitatrici per guarnigioni, posti di frontiera e affini -.
Tutto un dettato di ossequi e di seriosità. Tutto un problema di organizzazione e logistica. E di maquillage. Quello di Panthaleon che fa di un gruppo di prostitute il miglior congegno dell’esercito peruviano, e quello di Ferrero che, per far tornare i conti, gratis è già in Via Nizza a correre su e giù dai tornelli.
Non era meglio prendere quelli di Expo?
