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Tutti i rischi e i timori dell’islamizzazione tedesca

Denis Mamadou Gerhard Cuspert, conosciuto nell’ambiente artistico come Deso Dogg e tra i jihadisti come Abu Talha Al Almani, era il “direttore responsabile” di Al Hayat Media Center. Si tratta di una tv (dallo stile molto occidentale) creata dallo Stato Islamico con l’obiettivo di reclutare foreign fighters in giro per il mondo.

IL RAPPER TEDESCO CONVERTITO ALL’ISLAM

La presenza di Abu Talha Al Almani nei ranghi dell’Isis (qui un suo ritratto realizzato da Formiche.net) era stata confermata da un video nel quale decapitava alcuni uomini rapiti in Siria. Un funzionario del Pentagono ha confermato all’agenzia di stampa Agence France-Presse che Al Almani è morto un mese fa durante un bombardamento americano: “Non era considerato un obiettivo importante, l’attacco non era destinato a lui”.

Deso Dogg, nato e cresciuto a Berlino, iniziò la sua carriera artistica nel 1995. Dopo diversi problemi con la giustizia, ha raccolto successi con tre dischi pubblicati tra il 2006 e il 2009. Nel 2010, in seguito a un incidente stradale in cui rischiò di morire, lasciò la musica per convertirsi all’Islam. Un anno dopo dichiarò il sostegno alle forze jihadiste in Afghanistan, Iraq, Somalia e Cecenia.

LA COMUNITÀ  MUSULMANA IN GERMANIA

L’ex rapper è il volto conosciuto di un fenomeno che preoccupa sempre più i servizi segreti internazionali: l’islamizzazione della Germania. La comunità musulmana che vive nel Paese è cresciuta dell’1,6% l’anno (77mila persone) e alla fine del 2014 contava circa 5,1 milioni di cittadini. Le moschee che ci sono non bastano più a coprire le necessità dei musulmani sul territorio tedesco. Secondo il presidente del Consiglio Centrale dei Musulmani in Germania, Ayman Mazyek, di circa 800mila stranieri rifugiati, l’80% è musulmano: “Il numero di musulmani aumenterà significativamente e cambierà l’Islam che c’è in Germania. Se fino ad ora la popolazione musulmana era in maggioranza di origine turca, ora invece i rifugiati provengono in gran parte da Siria e Iraq. L’Islam tedesco sarà molto più arabico”, ha detto Mazyek.

MOVIMENTI RADICALI

La società tedesca è molto preoccupata dell’emergenza profughi. Alcuni movimenti radicali come Pegida (Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes) hanno ormai molti simpatizzanti (qui il ritratto del suo leader, Kathrin Oertel).

Gli esperti, però, sostengono che si può ancora parlare di “islamizzazione della Germania”. Per Bülent Ucar, ricercatore dell’Università di Osnabrück ed esperto di questioni islamiche, questo rischio non c’è: “La facciata è islamica, ma il nucleo (della società) è completamente secolarizzato. Quello che aumenta è la diversità del Paese”. Secondo il presidente della Conferenza Episcopale tedesca, Reinhard Marx, quello che sta succedendo avrà invece effetti diretti non solo sulla società tedesca, ma in Europa e nel resto del mondo.

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