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Nessuna scissione. La Leopolda non è un evento del PD

Si leggono sui giornali articoli più o meno aggressivi nei confronti delle minoranze del PD che hanno deciso di incontrarsi a Roma il 12 dicembre 2015 in concomitanza con l’evento annuale organizzato dal Segretario/Premier Matteo Renzi.

La data non è il segnale di alcuna scissione e non è una sfida al Segretario/Premier Matteo Renzi. La Leopolda non è un evento del PD. Si tratta di una manifestazione lecita ma indipendente. Questa questione si era già affrontata molto tempo prima e dunque appare strumentale questa critica alle minoranze del PD. A ridosso di Natale era difficile individuare una data diversa. Allo stesso tempo il 5 dicembre 2015 il PD ha lanciato un’iniziativa con banchetti e dunque erano poche le alternative.

Il Presidente Rossi lancia un post-invettiva contro Cuperlo-Speranza-Lo Giudice tacciandoli di “piccineria”. Ciascuno è libero di scegliere a quali manifestazioni prendere parte. Al Segretario/Premier non mancano le occasioni di farsi ascoltare e vedere e dunque non è certo la Leopolda a dargli maggiore visibilità. Semmai è lui che ora porta visibilità alla Leopolda. Detto ciò, ad Enrico Rossi vorrei dire che non ha considerato l’aspetto positivo di questa iniziativa congiunta.

Le minoranze PD non si muovono più in ordine sparso. Si organizzano e si confrontano sui temi. Come nel caso degli emendamenti congiunti alla legge di Stabilità. Le minoranze del PD si incontrano e decidono di collaborare. Questo è un fatto puramente positivo. Non si può fare dietrologia spicciola.

C’è un’alternativa vera da costruire all’interno del PD, per il PD e questo può essere fatto solo se le voci critiche e non allineate si mettono insieme. Il percorso costitutivo di ReteDem, che ho seguito con entusiasmo, ha come scopo la creazione di reti e nodi. Per ricollocare questo PD a Sinistra. In modo però attuale. Il progetto è nato bene e procede ancora meglio.

Partecipo, nei limiti del possibile, alla definizione di un percorso comune e sono ben lieto di vedere che ora questo fronte si sta compattando. Parlare di scissioni, dietrologie e di “piccinerie” non aiuta e non rende giustizia a un percorso politico serio, consapevole e onesto che si sta compiendo proprio per salvaguardare l’unità del partito e per offrire al partito stesso un futuro.



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