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Perché Papa Francesco andrà a Guadalupe

Tanti sono stati gli atei, agnostici, abortisti e laicisti la cui esistenza è stata completamente stravolta a Guadalupe, oggi Santuario di Città del Messico, dove la “Stella della Nuova Evangelizzazione e Madre della Civiltà dell’Amore” apparve al giovane indio Juan Diego. Ad essere convinto che il mondo possa ritrovare la pace in Dio attraverso la Madonna è in primo luogo Papa Francesco che il prossimo 12 dicembre celebrerà per il secondo anno consecutivo, una Messa solenne nella basilica vaticana per la festa di Nostra Signora di Guadalupe (cfr. in Messa del Papa nella festa della Madonna di Guadalupe, in L’Osservatore Romano, 18 novembre 2015, p. 7).

IL CATTOLICESIMO, UNA RELIGIONE “EXTRA-EUROPEA”?

Emblematici i numeri dei cattolici presenti sul pianeta: oltre metà vivono nel continente americano, solo un quarto in Europa, il restante quarto nel resto del mondo. Come dimostrano le statistiche sui battesimi, matrimoni, divorzi ed aborti, poi, in progressivo peggioramento ma sempre molto migliori di quelle relative all’Europa, l’America Latina per molti aspetti costituisce ancora una “roccaforte” della religione cattolica, lascito non rinnegato della colonizzazione ispano-portoghese e della conversione di massa dei nativi.

Quest’ultima iniziativa del Pontefice, oltre ad essere un ulteriore segno della sua devozione verso la “Morenita” di Guadalupe, all’origine ed attuale fondamento del cattolicesimo latino-americano, s’inserisce anche nella linea forte della pastorale di Francesco per promuovere la riscoperta della pietà popolare, richiamando l’identità, l’unità e l’originalità dell’America Latina per il difficile processo di ricristianizzazione dell’Occidente. In particolare l’Europa, nonostante evidenzi ancora tracce di una matrice culturale cristiana, negli ultimi quattro decenni si è ormai quasi del tutto “affrancata” da questa religione che, sembra, essere divenuta un patrimonio quasi esclusivamente “extraeuropeo”. Questo processo sta alimentando nel Vecchio Continente la crescita di un vuoto morale e spirituale molto profondo, soprattutto tra le giovani generazioni europee, a cui Papa Francesco guarda con grande attenzione.

DALLA CATTEDRA DI SAN PIETRO A CITTÀ DEL MESSICO

La concelebrazione eucaristica che si terrà in onore della patrona del Messico, che è anche patrona di tutta l’America latina e “imperatrice” del continente americano, si svolgerà il 12 dicembre all’altare della Cattedra di San Pietro, come anche Benedetto XVI aveva fatto presiedendo la Messa in Vaticano nello stesso giorno di quattro anni fa’ (il 12 dicembre 2011). La Messa solenne avrà luogo quattro giorni dopo l’inaugurazione del Giubileo straordinario della misericordia che, come noto, avrà inizio nella solennità dell’Immacolata Concezione (8 dicembre). Il Pontefice, quindi, ha voluto affidare alla Signora di Guadalupe, madre di misericordia, anche la realizzazione dell’Anno santo, nel continente americano ed altrove. La Messa sarà anche un momento importante e significativo nel cammino di preparazione del viaggio papale in Messico, che durerà dal 12 febbraio fino al 20 febbraio. L’invito a partecipare, come nelle scorse occasioni, non è riservato soltanto ai latinoamericani che lavorano al servizio della Santa Sede e che vivono a Roma o in Italia, ma è rivolto a tutti i fedeli e pellegrini che intendano unirsi alla celebrazione eucaristica. I biglietti possono essere richiesti direttamente alla Prefettura della Casa pontificia.

GUADALUPE NEL MESSAGGIO DEL PAPA PER I 60 ANNI DEL CELAM

Anche in occasione del recente anniversario del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) il Pontefice ha voluto richiamare Guadalupe. Nel messaggio inviato al presidente del Celam, il cardinale Rubén Salazar Gómez, nel sessantesimo anno dalla sua fondazione, Bergoglio ha ribadito la priorità della conversione pastorale e missionaria della Chiesa in America, dalla quale si attende un sostegno ed impeto irradiante «verso tutti gli ambiti e i confini» (Papa Francesco, Nella tilma della Vergine di Guadalupe. Messaggio per i sessant’anni del Celam, Città del Vaticano 12 ottobre 2015). La prossima apertura del Giubileo straordinario della Misericordia, ha aggiunto il Papa, sarà infatti “un evento di grazia in cui il Celam dovrà prestare un servizio fondamentale di animazione, scambio e celebrazione”. Non poteva mancare, quindi, nella conclusione del Messaggio, la Benedizione Apostolica “a tutti i membri e ai collaboratori del Celam e a tutto l’episcopato latinoamericano e dei Caraibi”, «ponendo nella tilma [mantello] di Nostra Signora di Guadalupe, patrona d’America, tutti questi propositi affinché, con la sua intercessione, Nostro Signore Gesù Cristo susciti sempre nuovi e più santi discepoli missionari nelle nostre Chiese, e più coraggiosi costruttori di pace e di giustizia nelle nostre nazioni”.


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